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Come fare per ricostruire la situazione patrimoniale familiare nella fase che precede i giudizi di separazione o divorzio? Consigli pratici

Quando capita proprio a noi di doverci confrontare con questa situazione, non avendo mai fortunatamente vissuto la vita matrimoniale come un contratto nel quale conservare maniacalmente tutta la documentazione ad esso inerente (conti bancari, buste paga, dichiarazioni dei redditi, investimenti, fatture di spese rilevanti e di viaggi etc), potremmo essere colti, se non da panico,…

Quando capita proprio a noi di doverci confrontare con questa situazione, non avendo mai fortunatamente vissuto la vita matrimoniale come un contratto nel quale conservare maniacalmente tutta la documentazione ad esso inerente (conti bancari, buste paga, dichiarazioni dei redditi, investimenti, fatture di spese rilevanti e di viaggi etc), potremmo essere colti, se non da panico, da sicuro disagio.

Non è raro che ci si trovi nella situazione di non conoscere in maniera adeguata la nostra contabilità familiare.

Non ricordiamo nemmeno dove si trova questo o quel documento, non abbiamo nemmeno mai avuto idea di quanto effettivamente guadagni al netto il nostro partner, dove si trova la polizza vita, auto, casa, il contratto di suo acquisto, il mutuo, il piano di ammortamento etc…

Non ce ne siamo mai occupati in maniera adeguata, vivendo alla giornata e confidando, come è giusto che sia, anche nella capacità organizzativa e gestionale dell’altro coniuge.

Partiamo con ordine.

L’obiettivo è quello di ricostruire la nostra situazione patrimoniale familiare per offrire ai professionisti che ci assistono, in prima battuta, ed al Tribunale, in seconda, un quadro complessivo e di massima onde potere individuare le nostre esigenze, il diritto ad un assegno di mantenimento da corrispondere o del quale essere beneficiari e farne una quantificazione.

E’ prassi da qualche anno per i nostri Tribunali richiedere con il decreto di comparizione alla udienza Presidenziale di adempiere alla produzione delle ultime tre dichiarazioni dei redditi e, per i dipendenti, anche delle ultime sei buste paga.

Con espresso avviso che, in casa di mancata produzione, il giudice possa trarre dal comportamento inadempiente convincimento al fine della emissione dei provvedimenti provvisori.

Facendosi una idea di redditi alti e da nascondere e dando credito a quanto in merito dedotto o parzialmente documentato dalla controparte.

Notizie utilissime ai legali anche al fine di potere giungere ad una separazione di tipo consensuale!

Partiamo dalla casa coniugale: è in locazione?

Occorre il relativo contratto e le ricevute ultime di pagamento onde verificare, con l’ aggiornamento istat, a quanto oggi il canone mensile ammonta attualmente.

Siamo in comodato gratuito di immobili di proprietà nostri genitori o suoceri?

Occorre una visura catastale.

L’immobile adibito ad abitazione familiare dovrà continuare ad avere la stessa destinazione nel caso in cui in quell’immobile ci vivano figli minori o non indipendenti economicamente!

E’ di proprietà esclusiva di un coniuge o di entrambi? Occorre l’atto notarile di compravendita che, se smarrito, può essere richiesto al notaio rogante o presso le conservatorie immobiliari.

C’è un mutuo? Occorre il contratto di mutuo ed il relativo piano di ammortamento. E’ a tasso fisso o variabile? Altra notizia importante. Chi lo ha sempre pagato?

Ci sono conti correnti personali, contestati o con delega?

Presso quale istituto di credito? Disponiamo di ultimi estratti conto?

Diversamente richiediamoli all’istituto di credito (ci vuole qualche tempo per anni meno recenti-l’home banking consente solo di andare a ritroso di 12 mesi in genere- con un costo che varia a seconda del numero di estratti conto richiesti ed istituto di credito).

Essi serviranno anche per ricostruire il tenore di vita, le uscite e, se in comune, l’importo dei rispettivi stipendi ed emolumenti extra su di essi accreditati.

Ci sono titoli e/o investimenti di vario genere, azioni, partecipazioni societarie legati ai conti correnti o comunque in corso? Polizze vita? Notizie o documentazione in merito sarà necessaria anche per la divisione del patrimonio se oggetto della comunione di beni.

Ci sono finanziamenti di vario genere in corso? Per l’acquisto di mobili, dell’auto, delle vacanze… altro?

Ricercare i relativi contratti con i piani di rientro o richiediamoli all’istituto erogante.

Ci sono cartelle esattoriali e/o-avvisi bonari della Agenzia delle Entrate/ ratei di pace fiscale o saldo e stralcio in corso?

Triste realtà condivisa da moltissimi italiani.

E’ importante ricostruire, sia in positivo (redditi, investimenti etc) sia in negativo, la situazione patrimoniale familiare e personale di ciascun coniuge.

Le reciproche visure catastali serviranno poi per avere visione globale di proprietà immobiliari anche in quota minima possedute (per effetto di successione ereditaria per esempio) e rendite da locazione a terzi.

Non di meno utili le visure camerali dal quale verificare incarichi in società ed eventuali partecipazioni in esse.

Se occorre poi sarà opportuno estendere la ricerca, sempre presso la Camera di Commercio, ai bilanci societari ultimi depositati.

Necessario, poi, fornire informazioni sui propri redditi a mezzo non solo di buste paga o Cud ma di 730, per chi lo compila, per avere una visione di insieme dei redditi su base annua prodotta. Oggetto questo, come si scriveva di ordine di esibizione del Tribunale in prima battuta.

I redditi prodotti dal coniuge, se non esattamente conosciuti, potranno essere ricostruiti a mezzo di informativa (accesso) presso l’Agenzia delle Entrate, cui è legittimo accedere, senza autorizzazione giudiziaria, per chiedere copia delle dichiarazioni dei redditi del coniuge anche dell’ultimo triennio.

La richiesta viene evasa in tempi abbastanza brevi, tenendo conto che si instaura un procedimento amministrativo che impone all’ente di notiziare l’interessato dandogli un tempo per fare motivata opposizione (e nel caso in cui il richiedente sia il coniuge ad ogni effetto di legge non v’è motivazione che tenga).

Anche le buste paga potranno essere richieste proprio perché l’esigenza di tutelare un diritto in giudizio vince sulla privacy.

Non tutti i datori di lavoro vi ottemperano sbagliando.

E’ vero che la documentazione andrà comunque depositata da controparte in Tribunale, ma sono elementi necessari avere in anticipo sia per tentare la consensualizzazione sia per imbastire un ricorso o una difesa processuale.

Opportuno poi ricostruire le esigenze familiari e quindi fornire copia di ultime bollette utenze, delle spese condominiali, fatture (o certificazione di frequenza) dei corsi sportivi e di istruzione dei figli, delle spese scolastiche, per baby sitter e/o colf, per mezzi di locomozione di figli non autonomi economicamente.

Non da ultimo, per chi se lo è potuto permettere in costanza di matrimonio, certificazioni di boutique, parrucchieri e quant’altro circa l’abitualità di frequenza e di spesa.

Più informazioni si riescono a reperire, organizzare e documentare più efficace sarà il lavoro del professionista prescelto e del Tribunale.

Fermo restando ovviamente di arrivare dove non è possibile con gli ordini di esibizione e con gli accertamenti presso della Guardia di Finanza che oramai interviene sempre più spesso nei processi con indagini sempre più approfondite anche con deposito di documentazione bancaria integrale, di estratti di conto corrente intestati o cointestati, conto titoli etc…

Difficile nascondere redditi o rendite, quindi, salvo non ci si trovi davanti a coniugi avvezzi a sfuggire al fisco.

Cinzia Petitti è avvocata e direttrice della rivista www.Diritto§Famiglia.it

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