SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Rivoluzione energetica made in Sud

(Adnkronos) - A Catania, nell'area nota come Etna Valley per la robusta presenza di aziende del settore elettronico e dei semiconduttori, quasi una Silicon Valley italiana, sta prendendo forma una rivoluzione energetica che vede la Sicilia affermarsi come polo tecnologico di eccellenza. Primo tra tutti, strettamente connesso agli altri Hub Enel nel mondo, l'Innovation Lab di…

(Adnkronos) – A Catania, nell’area nota come Etna Valley per la robusta presenza di aziende del settore elettronico e dei semiconduttori, quasi una Silicon Valley italiana, sta prendendo forma una rivoluzione energetica che vede la Sicilia affermarsi come polo tecnologico di eccellenza. 

Primo tra tutti, strettamente connesso agli altri Hub Enel nel mondo, l’Innovation Lab di Catania, un luogo in cui fioriscono nuove idee green grazie alla contaminazione positiva tra startup, centri di ricerca e imprese innovative: 

Ma il ruolo della Sicilia come culla della rivoluzione energetica non è di oggi: è del 1981 Eurelios, il primo impianto solare a concentrazione al mondo, e nel 1984 arriva il primo impianto fotovoltaico d’Italia, entrambi realizzati da Enel. 

Opere pionieristiche che hanno aperto la strada allo sviluppo di progetti innovativi, trovando nel tessuto economico e produttivo siciliano un terreno fertile su cui svilupparsi rapidamente e concretamente: infatti negli ultimi cinque anni nella regione sono raddoppiate le startup, frutto del crescente interesse e supporto di imprenditori, istituzioni, università, privati. 

Questi dati, come gli altri presentati durante il #Sios2022 Sicily Edition (evento organizzato da StartupItalia in collaborazione con Enel), confermano come il tessuto imprenditoriale siciliano sia sempre più articolato, strutturato e proiettato verso il futuro. 

Enel Green Power sta sviluppando in Sicilia un programma diversificato di interventi e progetti diffusi sull’intero territorio. Tra i principali ricordiamo: NextHy Booster Program, dedicato al sostegno, con finanziamenti e know how, dello sviluppo di startup e PMI attive nel settore dell’idrogeno verde; la trasformazione in Gigafactory della fabbrica 3Sun di Catania, dedicata alla produzione di pannelli solari fotovoltaici bifacciali ad elevate prestazioni; la sperimentazione della tecnologia PV floating, per realizzare impianti fotovoltaici galleggianti ad alta efficienza. 

Quando si parla di nuove energie, l’idrogeno verde emerge sempre più come una tecnologia di punta, sia come vettore energetico green, sia per riuscire a decarbonizzare comparti industriali ad oggi non elettrificabili. 

Attualmente però i costi di produzione sono ancora elevati, ma soprattutto, come segnala il Green Hydrogen Factbook di Enel Green Power, ad oggi il 99% dell’idrogeno è generato da combustibili fossili.
 

Per sviluppare questa tecnologia e accelerare la transizione verso questa energia green, nasce il progetto NextHy Booster Program che si rivolge alle startup early stage e alle PMI attive nel settore dell’idrogeno verde, fondamentale per la svolta sostenibile dei settori industriali e l’elettrificazione indiretta. 

In sintesi, Enel Green Power sosterrà le startup nello sviluppo, sperimentazione e validazione di nuove tecnologie per la produzione, stoccaggio e trasporto di idrogeno verde, con finanziamenti, know how tecnico e accesso a una rete di contatti internazionali. Per qualificarsi ed accedere al programma, le startup dovranno soddisfare precisi criteri legati a potenziale tecnologico, originalità, livello di sviluppo e business model. 

Prossima tappa nel percorso di crescita del polo strategico siciliano per lo sviluppo dell’energia sostenibile la nascita tra Sortino e Carlentini (provincia di Siracusa), dell’Hydrogen Industrial Lab di Enel Green Power, un laboratorio di innovazione su scala industriale per accelerare l’implementazione delle tecnologie legate all’idrogeno verde. Il progetto è finanziato dalle risorse 

IPCEI Hy2Tech, la prima iniziativa europea per favorire la sostituzione dei combustibili fossili con l’idrogeno e contribuire alla decarbonizzazione dei settori industriali. 

In parallelo, Enel Green Power è anche impegnata nello sviluppo di tecnologia per la realizzazione di impianti di elettrolisi utility scale: in questo caso in joint venture con ENI, la società South Italy 

Green Hydrogen è beneficiaria di un finanziamento della Commissione europea, nell’ambito di IPCEI Hy2Use, e realizzerà due impianti elettrolizzatori, uno all’interno della bioraffineria ENI di Gela (20 MW), e l’altro nelle vicinanze della raffineria di Taranto (10 MW), entrambi con tecnologia PEM. 

Oggi la richiesta di moduli solari è cresciuta in maniera esponenziale con un aumento del 150% di moduli installati nei primi sei mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021. Perciò la filiera italiana del fotovoltaico, che sempre più sarà centrale per l’intero sistema elettrico nazionale, necessita di player maturi e di investimenti adeguati. 

Per questo Enel Green Power ha deciso di trasformare la fabbrica 3Sun in una Gigafactory, aumentando la produzione annua di moduli fotovoltaici innovativi, sostenibili e ad alte prestazioni, da 200 MW a 3 GW, cioè di quindici volte! 

Il progetto beneficerà del sostegno dell’Unione Europea, sulla base dell’accordo siglato ad Aprile 2022 tra Enel Green Power e la Commissione Europea, nell’ambito del primo bando del fondo per l’innovazione dell’UE per progetti su larga scala, con una ricaduta positiva anche sull’occupazione locale quantificabile in circa mille nuovi posti di lavoro diretti e altrettanti nell’indotto. 

Entro il 2024 l’impianto siciliano diventerà il più grande produttore europeo di moduli e celle solari ad elevate prestazioni, e sarà anche motore di innovazione: già adesso le celle per moduli bifacciali prodotti con la tecnologia HJT (Hetero Junction Technology), che combina silicio cristallino e silicio amorfo, raggiungono un’efficienza superiore al 24%, permettendo una produzione maggiore di circa il 15-20% di elettricità ai moduli monofacciali, con una vita utile di 30. 

La tappa successiva sarà per la Gigafactory la produzione del modulo tandem, che combina pervoskite e silicio, permettendo di ottenere efficienze dell’ordine del 30%: già oggi i primi risultati raggiunti (e certificati) arrivano al 26% di efficienza delle celle. 

L’impianto di Enel Green Power contribuirà poi a ridurre la dipendenza dalla produzione estera di moduli solari, svolgendo di fatto il ruolo di catalizzatore per l’intera produzione fotovoltaica europea. 

Le soluzioni impiantistiche normalmente adottate per il solare, sia a livello di utility che per la generazione distribuita, prevedono l’installazione dei moduli fotovoltaici sulle coperture di edifici o su strutture di supporto su terreni liberi. 

Si sta anche diffondendo però una tecnologia per realizzare impianti fotovoltaici galleggianti, con diversi vantaggi sinergici: minore occupazione del suolo; protezione degli specchi d’acqua dall’evaporazione, con risparmio idrico grazie ad una riduzione fino all’80% dell’evaporazione dell’acqua sottostante l’impianto; infine, migliori prestazioni dei moduli per le minori temperature di lavoro. 

Esempio di questo approccio è l’impianto realizzato da Enel Green Power presso l’Innovation Lab di Catania: si tratta di una struttura da 30 kW creata con pannelli analoghi a quelli utilizzati per gli impianti comuni, montati però su strutture galleggianti, adattabili anche ad installazioni in mare aperto grazie a specifiche tecnologie. 

L’impianto di Catania è composto da tre sistemi fotovoltaici con moduli monofacciali e bifacciali, integrati su una medesima piattaforma, allo scopo di valutare le diverse condizioni operative e verificare il corretto funzionamento dei vari elementi. 

I dati raccolti durante la sperimentazione sull’impianto PV floating saranno confrontati con quelli dai moduli convenzionali installati a terra: l’aspettativa è quella di una maggior produzione per i sistemi galleggianti, nell’ordine anche del 7-12% rispetto a un impianto a terra. 

Il progetto PV Floating appartiene alla filiera avviata da Enel Green Power in ottica di crescita sostenibile del fotovoltaico: come la collaborazione con NREL, National Renewable Energy Laboratory, il principale laboratorio nazionale del Dipartimento dell’Energia degli USA, che prevede il monitoraggio di quattro diversi impianti galleggianti al fine di approfondire l’impatto sull’ambiente acquatico e la biodiversità, così da progettare sistemi sempre più sostenibili. 

Enel Green Power ha scelto il Sud, ed in particolare la Sicilia, come terreno di sviluppo e cuore dei suoi investimenti sul solare e sulle tecnologie green: affrontando a tutto campo e su tutta la filiera, dalla sperimentazione tecnologica alla produzione industriale, la sfida dell’innovazione, e trovando nell’Isola del Sole una risposta generosa e stimolante al proprio impegno, per essere leader partner della transizione energetica. 

ARGOMENTI

economia

CORRELATI

string(0) ""

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!