È morto a 64 anni, dopo una lunga malattia, Massimo Tommasino, direttore scientifico dell’Istituto tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, istituto di ricovero e cura a carattere scientifico.
Nato a Taranto, Tommasino si è laureato in farmacia all’Università degli Studi di Bari.
Ricercatore, poi group leader e capo dipartimento nei più importanti istituti di ricerca, negli Stati uniti e in Europa. In Germania, ha lavorato nel German cancer research center di Heidelberg, centro diretto da Harald Zur Hausen, insignito del premio Nobel per la medicina nel 2008 per le ricerche sul cancro della cervice e sul ruolo del papilloma virus nel suo sviluppo. In Francia ha lavorato per 19 anni allo IARC, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro di Lione.
Dal 1° aprile scorso era alla guida della direzione scientifica dell’Irccs barese.
Il direttore generale, Alessandro Delle Donne, insieme al presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica, Gero Grassi, ricordano Tommasini: «Piangiamo un uomo nobile e buono, uno scienziato, un professionista, una persona innamorata della scienza e della vita. Per tutti una perdita inestimabile. Abbiamo avuto poco tempo per godere della sua persona, ma sufficiente per capirne il grandissimo valore. Nonostante la malattia, con il suo entusiasmo abbiamo fatto in pochi mesi un percorso eccezionale. Il segno che ha lasciato in tutti noi è indelebile».