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La Corte suprema del Brasile conferma l’estradizione per Rocco Morabito. Il super boss della ‘Ndrangheta nel 2019 era riuscito a evadere

La prima sezione della Corte suprema federale del Brasile ha confermato l'autorizzazione all'estradizione in Italia del narcotrafficante della 'Ndrangheta Rocco Morabito, considerato uno dei criminali più ricercati al mondo. Lo scrive l'Agência Brasil. L'agenzia ha ricordato che Morabito era stato arrestato nel maggio dello scorso anno dalla Polizia federale a João Pessoa e poi trasferito…

La prima sezione della Corte suprema federale del Brasile ha confermato l’autorizzazione all’estradizione in Italia del narcotrafficante della ‘Ndrangheta Rocco Morabito, considerato uno dei criminali più ricercati al mondo. Lo scrive l’Agência Brasil. L’agenzia ha ricordato che Morabito era stato arrestato nel maggio dello scorso anno dalla Polizia federale a João Pessoa e poi trasferito al penitenziario Federale di Brasilia, dove è da allora detenuto.

Nel marzo di quest’anno lo stesso massimo tribunale brasiliano aveva già concesso l’approvazione all’estradizione ma ieri ha ribadito la sua decisione respingendo un ricorso dei legali della difesa di Morabito che avevano sostenuto l’illegalità delle procedure. I giudici hanno votato all’unanimità il rigetto dell’istanza e disposto la fine del processo di estradizione. Ora il governo federale sarà incaricato di consegnare il boss alle autorità italiane. Nella sentenza a Corte suprema ha ricordato alle autorità italiane che devono essere rispettati alcuni requisiti previsti dalle leggi brasiliane, come la sottrazione da una eventuale condanna della detenzione scontata in Brasile e l’applicazione di una pena massima di 30 anni di carcere. In Italia Morabito è stato ripetutamente condannato per un totale di oltre 100 anni di reclusione per casi di traffico internazionale di droga, in particolare deve scontare condanne inflittegli dalle Corti d’appello di Palermo, Milano e Reggio Calabria e rese definitive dalla conferma da parte della Corte di cassazione. Rocco Morabito, classe 1966, originario di Africo, è un capo della ‘Ndrangheta di altissimo livello ed era il secondo latitante più ricercato d’Italia (dopo Matteo Messina Denaro) prima della sua cattura. E’ diventato conosciuto a livello internazionale durante gli anni Novanta, quando è stato accusato di aver trasportato in Italia 500-600 chili di cocaina in due occasioni. Non per caso, all’epoca lo definivano il re della cocaina di Milano. Morabito è riuscito a scappare in Sud America, da dove ha gestito un gigantesco traffico di droga verso l’Italia sotto la falsa identità di Francisco Antonio Capeletto Souza. Il boss è stato catturato (la prima volta) nel 2017 in Uruguay dopo 23 anni di latitanza. Nel 2019 il tribunale d’appello in Uruguay aveva già autorizzato l’estradazione per l’Italia, ma qualche giorno prima della sua consegna alle autorità italiane è riuscito ad evadere insieme ad altri tre detenuti. Alla fine viene arrestato di nuovo il 24 maggio 2021, questa volta in Brasile, in un’operazione congiunta che ha visto la partecipazione della Polizia federale, il Ros, lo Scip (Servizio di cooperazione internazionale di polizia), l’Fbi e la Dea.

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