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Bari, prima la Reggina poi il Genoa: 10 giorni per spiccare il volo

Dieci giorni per volare. Due prove d’esame contro Reggina e Genoa per misurare le ambizioni e regalarsi un dolce Natale: nell’aula magna del Granillo prima, e del San Nicola dopo. Due appelli che il Bari dovrà cercare di non sbagliare, per confermare i progressi visti negli ultimi 180 minuti e consolidare una classifica da sogno.…

Dieci giorni per volare. Due prove d’esame contro Reggina e Genoa per misurare le ambizioni e regalarsi un dolce Natale: nell’aula magna del Granillo prima, e del San Nicola dopo. Due appelli che il Bari dovrà cercare di non sbagliare, per confermare i progressi visti negli ultimi 180 minuti e consolidare una classifica da sogno. I biancorossi si presentano ‘in aula’ forti di una lunga preparazione e soprattutto con un ‘libretto’ pieno di 30 e lode. Finora la squadra di Mignani non ha mai fallito sul piano delle prestazioni e, in larga misura, anche dei risultati, gli appuntamenti di cartello contro le prime della classe e le big della serie B. La lista di ‘appelli’ più ostici e già superati conta in ordine cronologico Parma, Perugia, Spal, Cagliari, Brescia (battuto a Bari da capolista), Venezia, Ternana, Benevento, il sorprendente Sudtirol, Pisa e Modena. Un totale di cinque vittorie e altrettanti pareggi. All’elenco vanno aggiunte la recente affermazione esterna di Cittadella, utile a ritrovare morale e smalto, e l’impegnativa trasferta di Cosenza, messa anche in questo caso a referto con un successo. Preziosi nel cammino verso la ‘laurea’ anche i pareggi guadagnati con Palermo e Como.

L’unica parziale ‘bocciatura’ risale al 22 ottobre, quando il Bari incassò sul campo del Frosinone, attuale battistrada in classifica, la seconda sconfitta del campionato, in una partita condizionata dall’uomo in meno per oltre 80 minuti a causa dell’espulsione di Bellomo, e decisa solo nei minuti di recupero, al termine di una gara sostanzialmente equilibrata. Galletti rimandati anche contro l’Ascoli, primo e unico vero boccone amaro della stagione.

Gli ultimi due banchi di prova porteranno gli uomini di Mignani a sedersi rispettivamente davanti alla seconda e quarta forza del campionato. Domani alle 20:30 il Bari se la vedrà con la Reggina di Pippo Inzaghi, come la squadra pugliese, forte del miglior attacco della serie B, grazie alle 29 reti segnate in 17 partite. Gli amaranto sono la formazione che ha incassato più sconfitte tra le prime tre della classe: 5 ko, contro i tre del Frosinone e i due del Bari, che si attesta la squadra meno battuta del torneo. I galletti tornano a far visita ai calabresi a quasi tre anni di distanza dall’ultima volta: era il 26 gennaio 2020, Serie C; i biancorossi acciuffarono il pareggio nei minuti finali con Perrotta, dopo l’iniziale vantaggio segnato da Denis. Si tratta della stagione che alla fine vide la promozione in B della Reggina. L’anno solare e il girone di andata si chiuderanno lunedì 26 dicembre, quando al San Nicola, alle 20.30, sarà di scena il Genoa. Il Bari si confronterà con la terza delle retrocesse dalla serie A, dopo aver già battuto, fuori casa, Cagliari e Venezia. I liguri, pur potendo contare sullo specialista in promozioni Coda, hanno il peggior rendimento in attacco delle prime undici squadre della classifica: 18 le reti segnate, 11 in meno del Bari. Punto di forza della squadra di Gilardino è però la difesa, seconda solo a quella del Frosinone, grazie ai 13 gol subiti. Da oggi attiva la prevendita in vista della super sfida in notturna. Nell’aria c’è già profumo del terzo record stagionale di presenze, dopo quelli stabiliti con Palermo e Ternana. L’obiettivo sarà superare quota 38.800, in una serata che si preannuncia ricca di sorprese.

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