(Adnkronos) – “E’ imminente la definizione del Dpcm che definirà il percorso di formazione iniziale dei docenti nella scuola di I e II grado, che rappresenta un tassello cardine della riforma del sistema di reclutamento dei docenti prevista nel Pnrr (M4C1-Riforma 2.1). La formazione iniziale, che costituisce requisito per partecipare ai concorsi, è articolata in un percorso universitario o accademico abilitante.” A dirlo è il ministro dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini rispondendo Question Time all’interrogazione dell’esponente del Gruppo Misto Giuseppe De Cristofaro, “anche se – ha chiarito il ministro – la carenza di personale docente di scuola infanzia e primaria e di docenti sui posti sostegno (e la previsione di eventuali piani per il reclutamento degli stessi) non sono di competenza del Ministero dell’Università e della ricerca, posso confermare che verrà avviato a breve il lavoro con il Ministero dell’istruzione e del merito”.
Tale percorso, ha spiegato Bernini, “comprenderà non meno di 60 crediti formativi, un periodo di tirocinio e una prova finale (articolata in una verifica scritta e una lezione simulata). Siamo perfettamente consapevoli che il termine del mese luglio 2022, originariamente previsto per l’emanazione del Dpcm, non è stato rispettato dal precedente Governo, ma va riconosciuto che il ritardo determinante è stato, in verità, quello dello stesso intervento legislativo di riforma: anche con l’adozione del Dpcm a luglio scorso, infatti, le tempistiche richieste per l’accreditamento non avrebbero comunque consentito, di fatto, l’attivazione dei percorsi formativi, per tutte le tipologie di abilitazione e nei numeri richiesti dal Pnrr, se non a partire dall’anno accademico 2023/2024”.
“Condividiamo – ha proseguito il ministro – la finalità di definire i contenuti del Dpcm in tempi brevi, auspicabilmente entro il mese di dicembre, permettendo così di confermare l’obiettivo temporale di avere la finestra di accreditamento nella prossima primavera, e quindi l’erogazione dei percorsi formativi nell’anno accademico 2023/2024”. Infine, ha aggiunto la titolare del Mur “si lavorerà a un duplice fine: garantire l’attivazione delle procedure di specializzazione sul sostegno per l’anno accademico 2022/2023; attuare la norma transitoria relativa alla riserva di posti per l’accesso ai percorsi di specializzazione sulle attività di sostegno agli alunni con disabilità, assicurando una corsia preferenziale a quei docenti, assunti sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, che abbiano maturato tre anni di servizio, negli ultimi cinque”.