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Omicidio Cilli a Barletta, un georadar per ritrovare il cadavere

Un georadar carrellato “human body research” capace di andare in profondità fino a sei metri. È forse l’ultima speranza di trovare il corpo di Michele Cilli, il 24enne barlettano scomparso la notte del 16 gennaio scorso, dopo aver trascorso una festa in un bar in piazza XIII febbraio 1503. Il personale della Mhe detector e…

Un georadar carrellato “human body research” capace di andare in profondità fino a sei metri. È forse l’ultima speranza di trovare il corpo di Michele Cilli, il 24enne barlettano scomparso la notte del 16 gennaio scorso, dopo aver trascorso una festa in un bar in piazza XIII febbraio 1503. Il personale della Mhe detector e il criminologo Gianni Spoletti ieri hanno perlustrato contrada vicinale Cavaliere, nell’agro di Barletta, controllando ogni anfratto, a caccia del cadavere.

Secondo la tesi accusatoria, Cilli quella notte sarebbe andato via dalla festa con Dario Sarcina, a bordo di una “Golf” nera, che lo avrebbe portato in un garage, all’interno di un complesso residenziale di via Ofanto, per ucciderlo. Cosimo Damiano Borraccino, invece, lo avrebbe aiutato a far sparire il corpo del ragazzo. I due 33enni barlettani sono detenuti da marzo scorso con l’accusa, a vario titolo, di omicidio volontario e soppressione di cadavere. Il 18 ottobre scorso nello stesso garage sono stati svolti degli esami irripetibili da parte della polizia Scientifica, alla presenza dei legali della famiglia dello scomparso, dei due presunti responsabili, oltre ai consulenti di parte.

«Dalle informazioni che abbiamo ricevuto in via informale – ha spiegato il criminologo Spoletti ieri mattina – quella notte uno degli indagati sarebbe stato in questa contrada per due volte: la prima volta per cinque minuti, la seconda, alle 7 del mattino, è tornato e ci è rimasto per due ore. Sono indagini suppletive che stiamo facendo per conto della famiglia e dell’avvocato Michele Cocchiarole: siamo qui per capire che cosa potremmo fornire ancora agli inquirenti prima del 15 dicembre». È quella la data in cui è stata fissata la seconda udienza del rito abbreviato, scelto dai due imputati, dinanzi al Gup Ivan Barlafante del Tribunale di Trani.

«Per noi – ha sottolineato il criminologo – lo scopo principale è quello di trovare il corpo di Michele. Non smetteremo mai di farlo, perchè finché non avremo la certezza matematica che Michele Cilli non esiste più, non c’è più niente di lui, la speranza resta».

«Cerchiamo di portarla avanti fino alla fine di questa tristissima storia, soprattutto per la famiglia che da 11 mesi cerca il corpo del congiunto», ha concluso Spoletti.

Un omicidio il cui movente è ancora tutto da chiarire.

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