«La situazione è di grande sofferenza e povertà. Però a questa situazione di dolore si contrappone un’accoglienza e una organizzazione tra le varie realtà e istituzioni che è meravigliosa. Dobbiamo essere orgogliosi e fieri perché ancora una volta la città di Bari dà prova di grande capacità di apertura e di grande cordialità ma anche di tanta professionalità perché le varie realtà presenti, protezione civile, croce rossa, Caritas e tutte le istituzioni sono qui a vivere questo momento molto difficile e molto delicato, perché ha a che fare con la vita e con la storia di tante persone che non conosciamo ma che vengono da situazioni di grande fatica e sofferenza». Lo ha detto il vescovo di Bari-Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano, arrivando al porto di Bari dove sono sbarcati 261 migranti dalla Humanity 1.
«Molti di loro dormono con gli occhi aperti perché hanno imparato che per sopravvivere devono dormire così. Anche i bambini, arrivati senza i genitori e accompagnati da persone che hanno cercato di salvarli perché i genitori sono morti durante la traversata. I bambini hanno raccontato tutto questo. Di solito un bambino dovrebbe saper giocare, stare con gli altri, invece i bambini su questa nave sanno difendersi dagli altri perché gli hanno insegnato questo in questi anni», ha riferito Bianca, la psicologa a bordo della nave Humanity 1.
La psicologa ha ribadito che «gli ospiti a bordo avevano subito differenti torture e abusi sessuali. Gli abusi sessuali sono stati perpetrati anche nei confronti degli uomini, sia mediante abusi di branco sia mediante strumentazioni tra cui armi da fuoco, soltanto per la volontà di degradare il concetto di umanità, di togliere la dignità di essere umano.Dal punto di vista psicologico molte persone presentavano sintomi e caratteristiche tipiche di disturbi da stress post traumatico, difficoltà nel dormire, nel mangiare, nell’interagire con le altre persone, perché temevano che qualcuno potesse fare loro del male, perché per mesi hanno subito costantemente queste violenze, giorno e notte».
Le persone che hanno richiesto «una ospedalizzazione sono otto tra cui un epilettico, due persone con emicrania, e le tre donne incinte».
Video di Andrea De Vecchis