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La resilienza di un pugile: Francesco Magrì risale sul ring dopo tre anni e vince i campionati assoluti

È una storia di resilienza quella di Francesco Magrì, il tarantino neo campione italiano di pugilato alla centesima edizione degli assoluti di Ugento. «Un ragazzo che ha dimostrato grande volontà, un carattere non forte ma determinato, che è stato capace di rialzarsi da momenti che lo avevano visto allontanarsi dal suo mondo, tanto da fargli…

È una storia di resilienza quella di Francesco Magrì, il tarantino neo campione italiano di pugilato alla centesima edizione degli assoluti di Ugento.

«Un ragazzo che ha dimostrato grande volontà, un carattere non forte ma determinato, che è stato capace di rialzarsi da momenti che lo avevano visto allontanarsi dal suo mondo, tanto da fargli pensare di lasciare quelle che per lui erano la sua famiglia e la sua vita» dice il presidente della Federboxe Puglia e Basilicata, Nicola Causi. «In questa rinascita c’è la filosofia della boxe».

Il giovane pugile della Quero-Chiloiro di Taranto si è laureato Campione italiano 71 kg dimostrando di essere uno dei migliori pugili del panorama nazionale, di sicuro il migliore della sua categoria. Terzo titolo di campione italiano, quello di Magrì, già oro agli Assoluti 2017 e ai campionati italiani Youth nel 2014, che aggiorna il suo record a 79 vittorie, 8 pari e 18 sconfitte, su un totale di 105 match disputati in carriera e numerose medaglie: bronzo, argento e oro nelle Coppe giovanili, ai campionati italiani schoolboy e in diverse edizioni del torneo nazionale azzurrini junior e al Guanto d’oro.

Magrì è stato anche maglia azzurra ai campionati europei youth nel 2015 e ai Giochi del Mediterraneo a Tarragona nel 2018. Arrivato agli Assoluti 2022 direttamente come “pugile scelto” dalla commissione tecnica nazionale, Magrì ha condotto in modo esemplare la competizione nei 71 kg, una delle migliori categorie di peso con pugili di alto livello e molti partecipanti. Erano ben 21 infatti gli atleti in gara. L’atleta tarantino, assente dal ring da tre anni ha subito rotto il ghiaccio battendo Raoul Diani della storia accademia pugilistica Fiorentina. In continuo crescendo, match dopo match, ai quarti di finale Magrì ha battuto per cinque a zero un grande picchiatore, Sebastiano Argiolas per poi incontrare in semifinale il nigeriano naturalizzato italiano Enofe Imade Thompson, vicecampione italiano under 22.

In finale il boxeur tarantino ha battuto il campione italiano uscente e campione italiano under 22 in carica, Manuel Lombardi. Una finale spettacolare, tra due pugili con uno stile molto simile, entrambi attendisti, tecnici e alla ricerca del colpo chiave del match. In perfetta sintonia con la sua scuola di pugilato, sempre in ascolto del maestro Cataldo Quero all’angolo con lui e legatissimo al maestro benemerito Vincenzo Quero che si è commosso da casa per la sua vittoria, Magrì ha riaperto un capitolo dorato della sua vita. Adesso potrà valutare con la sua società e in base alle proposte, se proseguire nel dilettantismo e nel professionismo.

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