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Svolta in vista per Baritech: c’è un’azienda pronta ad acquisire fabbrica e impianti

Spiragli di luce per il futuro di Baritech e dei suoi 115 lavoratori, il cui destino è appeso a un filo. Le 48 ore stabilite nel corso dell’incontro di martedì scorso in Regione per formalizzare un’offerta sono trascorse e ieri mattina è arrivata una proposta da parte dell’azienda, ancora sconosciuta ma operante nel settore tessile,…

Spiragli di luce per il futuro di Baritech e dei suoi 115 lavoratori, il cui destino è appeso a un filo. Le 48 ore stabilite nel corso dell’incontro di martedì scorso in Regione per formalizzare un’offerta sono trascorse e ieri mattina è arrivata una proposta da parte dell’azienda, ancora sconosciuta ma operante nel settore tessile, interessata ad acquisire non solo il compendio immobiliare ma anche il ramo d’azienda costituito dai lavoratori. La conferma nelle parole del presidente della task force occupazionale della Regione Puglia, Leo Caroli: «È arrivata una proposta di avviare in presenza fisica un negoziato, muovendo dal presupposto che il compratore intende rimborsare Conserva della caparra versata (410mila euro) – osserva Caroli – e vuole acquistare il capannone, tutti gli impianti, le quattro macchine della produzione melt blown, prendere in carico tutti i lavoratori, prevedendo anche l’accollo del tfr e dei crediti vantati dai lavoratori, così come quello dei costi della cassa integrazione, se necessario».

Ma quali saranno le prossime mosse? «Adesso l’auspicio è che i due proprietari della Baritech, titolari della finanziaria che ne detiene le quote, convochino, nel più breve tempo possibile, questo incontro per avviare il negoziato», spiega ancora il presidente della task force occupazionale della Regione.

Inoltre, resta da capire se le altre due aziende che avevano manifestato interesse nell’acquisizione dei capannoni e del ramo d’azienda costituito dai lavoratori concretizzeranno un’offerta. «L’auspicio principale è che si compia la retrocessione dal precontratto di vendita del solo capannone, ma mi auguro che questa proposta stimoli anche gli altri manifestatori d’interesse a riconsiderare il tutto e li porti a formalizzare una proposta», aggiunge Caroli, che nel frattempo ribadisce la disponibilità della Regione Puglia a sostenere gli investimenti per la reindustrializzazione, così come ogni percorso di riqualificazione del personale eventualmente necessario, attraverso le misure di sostegno pubbliche di cui l’ente dispone.

Qualche timida speranza inizia a serpeggiare anche tra i lavoratori, nonostante le dovute cautele. «Ci sono delle aspettative rispetto alle prospettive indicate nella comunicazione arrivata – dichiara il rappresentante sindacale di Filctem Cgil Bari, Davide Scianatico – Adesso ci aspettiamo di vedere in termini concreti come questa proposta formalizzata diventi realtà. Apprendiamo la notizia con piacere ma attendiamo che si passi dalle parole ai fatti. Siamo prudenti ma allo stesso tempo contenti che ci sia stata un’accelerazione». Per quanto riguarda il precontratto di Conserva con la proprietà Baritech per l’acquisizione del solo compendio immobiliare, Scianatico afferma: «Quel preliminare sottoscritto creava un problema, perché di fatto ha messo fuori i 115 dipendenti della Baritech. Forse se non ci fosse stato, sarebbe stato più facile trovare una soluzione, così come magari potrebbe aver aumentato il livello d’attenzione, portando altri imprenditori a farsi avanti rispetto alla messa in sicurezza dei dipendenti», conclude.

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