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Giovane ciclista investita da un’auto pirata. Gli amici: «Guarisci, ti aspettiamo in cima»

È ricoverata in prognosi riservata ma non in pericolo di vita, al “Policlinico” di Bari la giovane ciclista bitontina investita ieri mattina da un’auto sul cavalcavia che dalla via di Sovereto immette direttamente sulla strada provinciale 231. A investirla è stato il conducente di una Citroen C3 di colore grigio scappato via senza prestare soccorso.…
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È ricoverata in prognosi riservata ma non in pericolo di vita, al “Policlinico” di Bari la giovane ciclista bitontina investita ieri mattina da un’auto sul cavalcavia che dalla via di Sovereto immette direttamente sulla strada provinciale 231.

A investirla è stato il conducente di una Citroen C3 di colore grigio scappato via senza prestare soccorso. L’automobilista è stato trovato in serata e, stando a quello che avrebbe raccontato ai carabinieri, non sarebbe il proprietario dell’auto ritrovata all’interno di una carrozzeria.

Tutto è accaduto in pochissimi secondi. Erano le 11 e un gruppo di ciclisti era impegnato in una delle frequenti passeggiate in bicicletta. Il gruppo era compatto, eccezion fatta per la giovane 37enne, istruttrice di spinning e il suo fidanzato, suo coetaneo, un paio di chilometri più indietro.

Per cause ancora tutte da accertare e da chiarire, la ciclista è stata investita da un’auto, una Citroen c3 di colore grigio e l’impatto è stato terribile. A essere centrato in pieno anche il ragazzo della 37enne ma, nonostante ciò, l’automobilista è scappato via – molto probabilmente in direzione Terlizzi, e quindi dalla parte opposta rispetto all’andamento di marcia dei due ciclisti – senza né fermarsi né prestare soccorso.

Le condizioni della ragazza sono apparse subito gravi, anche perché ha manifestato quasi istantanei problemi alla cassa toracica e di respirazione. Sul posto è intervenuto il 118, che ha trasportato la ragazza al Policlinico e il fidanzato all’ospedale Di Venere”, anche se ha riportato solo qualche escoriazione.

Sul posto anche i carabinieri della stazione di Terlizzi, che stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica della vicenda e risalire all’identità dell’automobilista pirata. La giovane ciclista, il ragazzo e tutti i componenti del gruppo con cui era in compagnia fanno parte dell’associazione “Polisportiva amici di Marco” (presidente Gaetano Giampalmo), nata nel novembre 2019 con lo scopo di promuovere e diffondere il ciclismo, ispirando le proprie iniziative sportiva alle imprese dell’indimenticato “Pirata” Marco Pantani.

In tre anni possono vantare di aver scalato il “Galibier”, una delle vette più suggestive del tour de France e di essere andati in Spagna da Miguel Indurain, indimenticato campione iberico. Ed è la stessa associazione che in questi giorni sta promuovendo la presentazione del libro di Davide Cassani, ex commissario tecnico della Nazionale di ciclismo, in questi giorni in Puglia.

Non sono mancate, su Facebook, le attestazioni di vicinanza alla sfortunata ciclista bitontina. «La rabbia è tanta – le parole di un amico, Angelo -, non perché pratico lo stesso sport, ma non vedere un gruppo di ciclista in piena giornata è veramente il colmo. Non su una strada o via, bensì su un cavalcavia dove la velocità dovrebbe essere al minimo per un automobilista. Collega di sport, affronta questa salita, la più impegnativa e importante per te, ti aspettiamo in cima per festeggiarti».

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