(Adnkronos) – “Ho sempre guardato a Berlinguer con una attenzione particolare per il suo carisma e, negli anni in cui ero giovanissimo, il momento incredibile della sua morte sul campo, dei funerali, fu un momento che unì l’Italia”. Enrico Letta ha ricordato la figura di Enrico Berlinguer in occasione del centenario della nascita del segretario del Pci.
“Uomo di parte quale è stato, e che parte, ma che appartiene a tutta l’Italia. Ha avuto il rispetto di tutti, lo ha applicato questo rispetto, anche perchè effettivamente lui ha rappresentato la complessità di una storia italiana di cui tutti oggi gli rendiamo onore”, ha spiegato il segretario del Pd intervenendo a Videolina.
“Personalmente, al di là della veste che ho, per me Berlinguer vuol dire molto perchè c’è un legame con Sassari, essendo io originario di Sassari, la mia mamma -ha raccontato Letta-. Per me ha voluto dire un legame doppio con Sassari, culla della politica e della democrazia, oggi è facile ricordare due presidenti della Repubblica usciti da quella straordinaria città. Ho sempre seguito con ammirazione, attenzione e rispetto Berlinguer anche per questo legame con la Sardegna, per quell’accento straordinario che rendeva ancora più carismatici i suoi discorsi”.
Il segretario del Partito democratico è anche intervenuto alla Camera dei deputati, che ha dedicato una seduta alla ricorrenza della nascita del leader del Pci. Berlinguer “ha fatto la storia d’Italia in anni duri e controversi, è una di quelle personalità, di parte, che appartengono alla storia collettiva del nostro Paese. Rendiamo omaggio ad un grande italiano, uomo di Stato”, ha affermato Letta.
Decenni, ha ricordato il leader del Pd, “così complessi, duri, che hanno cambiato l’Italia. Abbiamo voluto questo momento di ricordo nel tempio della nostra democrazia perchè crediamo che la democrazia debba avere il sacro rispetto per la memoria di quelle personalità storiche che, pur essendo di parte, appartengono a tutta l’Italia, ad ognuno di noi. Ha sempre evocato il rispetto e la deferenza da parte di tutti, qualunque fosse il credo politico”.
Letta, sempre nel suo intervento alla Camera, ha parlato del “confronto con l’eredità politica di quel Partito comunista italiano” dove “Berlinguer e la sua generazione, come l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che in queste ore e in questi giorni ha vissuto problemi di salute importanti, costruirono quella storia politica che ha lasciato un segno così forte, indelebile nella storia del nostro Paese, che noi, la comunità dei Democratici e delle Democratiche, consideriamo una parte fondamentale dell’eredità che vogliamo portare avanti. Il nostro partito -ha proseguito Letta- oggi vuole seminare in tempi nuovi quei valori che sono stati il meglio della Prima Repubblica, perchè non rinneghiamo la storia del nostro Paese, non siamo nati contro la storia politica del nostro Paese, di cui la figura di Enrico Berlinguer è una delle migliori espressioni e uno dei migliori esempi”.
Berlinguer “seppe sempre anteporre la necessità di seguire le esigenze prioritarie e principali della Nazione e dello Stato rispetto a quelle della parte. Lo ricordiamo tutti protagonista angosciato della drammatica vicenda del rapimento e dell’assassinio di Aldo Moro, sempre dalla parte dello Stato e dalla parte dell’esigenza principale che era quella di difendere le istituzioni democratiche”, ha sottolineato Letta.