(Adnkronos) – I dati sono impietosi. L’evasione dell’Iva in Europa è un problema irrisolto e l’Italia ha il triste primato della quota più alta. La risposta principale a cui pensa Bruxelles è un nuovo sistema di fatturazione elettronica. Nelle attese, può aiutare a recuperare fino a 11 miliardi l’anno nei prossimi dieci anni.
Come funzionerà? Attraverso uno standard a livello di comunitario per la comunicazione in tempo reale delle forniture transfrontaliere, attraverso la fatturazione elettronica basata sulle transazioni.
Cosa significa L’ha spiegato il commissario Ue Paolo Gentiloni. “Ogni transazione di beni tra imprese all’interno della Ue dovrà essere accompagnata da una fattura elettronica, presentata alle autorità nazionali attraverso una banca dati a livello Ue”.
Come funziona in Italia La fatturazione elettronica è obbligatoria dal 1 gennaio 2019. Tutte le fatture emesse, a seguito di cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti in Italia, sono elettroniche. L’obbligo di fattura elettronica, introdotto dalla Legge di Bilancio 2018, spiega l’Agenzia delle Entrate, vale sia nel caso in cui la cessione del bene o la prestazione di servizio è effettuata tra due operatori Iva (operazioni B2B, cioè Business to Business), sia nel caso in cui la cessione/prestazione è effettuata da un operatore Iva verso un consumatore finale (operazioni B2C, cioè Business to Consumer).
Chi accede al regime forfettario? Accedono oggi al regime forfetario i contribuenti che nell’anno precedente, contemporaneamente, hanno conseguito ricavi o percepito compensi non superiori a 65.000 euro e che hanno sostenuto spese per un importo complessivo non superiore a 20.000 euro lordi per lavoro accessorio, lavoro dipendente e compensi a collaboratori. La manovra in discussione in Parlamento, con la misura sulla Flat tax, prevede l’innalzamento della soglia di fatturato annuo per rientrare nel regime forfettario con la tassa fissa al 15%. La nuova soglia viene portata a 85.000 euro di ricavi e compensi annui percepiti.
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hi è nel regime forfettario deve usare la fattura elettronica Dal 1 luglio 2022, con un provvedimento del governo Draghi, è stato introdotto l’obbligo di fattura elettronica anche per le partite Iva in flat tax, ossia quelle nel regime forfettario e in quello dei minimi, che abbiano percepito ricavi o compensi superiori a 25.000 euro.
E che peso ha il nuovo tetto all’uso del contante? La fatturazione elettronica è essenziale per evitare che l’area delle partite Iva che beneficiano della flat tax sia anche un’area priva di qualsiasi possibilità di tracciare le operazioni. L’altra misura introdotta dalla manovra, quella su sul tetto all’utilizzo del contante che sale a 5000 euro rischia però di vanificare, almeno in parte, la spinta dell’innovazione introdotta per rispondere alle indicazioni del Pnrr. Perché può diventare più facile aggirare l’obbligo di fatturazione elettronica se una parte delle transazioni può essere totalmente sottratta ai controlli.