«Un anno fa la bocciatura del piano di riequilibrio da parte della sezione Puglia della Corte dei conti preannunciava la possibile dichiarazione di dissesto dell’ente. Oggi siamo qui a presentare il rilancio del percorso di risanamento finanziario e organizzativo del nostro Comune». Così il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, commenta la sottoscrizione, con il sottosegretario Alfredo Mantovano, dell’accordo per il riequilibrio strutturale dell’ente.
L’intesa, chiamata “Patto per Lecce”, consentirà al Comune di avviare un percorso di riequilibrio strutturale per il recupero del disavanzo, di potenziare l’attività di accertamento e riscossione dei tributi, migliorare la gestione e valorizzazione del patrimonio, attuare i finanziamenti relativi al Piano nazionale di ripresa e resilienza e incrementare la qualità, la quantità e la diffusione su tutto il territorio comunale dei servizi erogati alla cittadinanza.
Sulla base dell’accordo il Comune dovrà presentare entro 120 giorni, previa approvazione del Consiglio comunale, la riformulazione del piano di riequilibrio approvato a gennaio 2019.
Per il sindaco Salvemini si tratta di un risultato «possibile grazie a una iniziativa politica che ci ha visti protagonisti insieme ad Anci e alle forze parlamentari che hanno portato avanti due interventi legislativi fondamentali: la prima ha consentito agli enti in manovra di riequilibrio la riformulazione dei Piani alla luce delle ulteriori difficoltà provocate dalla pandemia; la seconda ha allargato ai capoluoghi una possibilità prima accordata solo alle città metropolitane, cioè la sottoscrizione di Patti con il governo che consentono di rivedere ulteriormente le misure previste dai Piani a fronte di interventi di efficientamento della macchina amministrativa. Ora – conclude – siamo al lavoro con diversi parlamentari per l’approvazione di un emendamento bipartisan che garantisca anche risorse finanziarie alle città medie per ridurre ulteriormente le quote di disavanzo a cui far fronte».