Nel servizio 118 della Puglia su un organico regionale di 535 medici ne sono in servizio 325. Lo denunciano i sindacati medici di Cgil, Smi, Snami, Simet e Ugs: «Ne consegue – sostengono – che su molte ambulanze non c’è il medico. Un’assenza che può fare la differenza tra la vita e la morte. Problema che si acuisce in questo periodo per l’approssimarsi dell’estate, con l’arrivo di tanti turisti, e per la presenza di cittadini ucraini in Puglia in ragione della guerra».
Nei giorni scorsi si è aperto un tavolo di confronto tra Regione e sindacati per affrontare il problema. «Riteniamo indispensabile – dicono i sindacati – che l’assessorato ci dica quale progetto di 118 persegue. A nostro avviso va assolutamente ripristinato il numero di medici previsti dalla norma istitutiva del servizio 118 e di conseguenza avviata la formazione per i colleghi da inserire in organico. Comunque va ridefinita una puntuale organizzazione rispetto alle esigenze del territorio e previsti gli opportuni investimenti in un settore fondamentale per la salute dei cittadini. Per troppo tempo si è lasciata incancrenire la situazione senza elaborare soluzioni programmatiche».