«Il surrealismo sono io» è una delle più note citazioni di Salvador Dalí. In questa definizione tanto amata dall’artista vi è racchiusa tutta l’irriverenza, l’inconscio e la follia del movimento artistico più influente del ventesimo secolo.
Al rifiuto della logica e all’esaltazione del sogno è dedicata la mostra Dalí, il pensiero surrealista, la personale del padre del surrealismo che sarà inaugurata il 3 dicembre alle 18 dall’assessora alla Cultura del Comune di Bari, Ines Pierucci, alla galleria Sangiorgio Arte. Per la prima volta presente nel capoluogo pugliese, la rassegna terminerà il 18 febbraio.
In esposizione, con ingresso gratuito aperto al pubblico, sculture e grafiche del maestro catalano, considerato una delle figure più importanti ed eccentriche della storia dell’arte.
Si potranno ammirare alcune creazioni divenute “marchi di fabbrica” di Dalí come l’Orologio molle che trae origine dal famoso dipinto La persistenza della memoria, in cui l’artista esprime la sua idea di tempo fluido e senza limiti. E ancora, Alice nel paese delle meraviglie, in cui la protagonista del racconto di Carroll viene raffigurata come una fanciulla che salta la corda mentre da mani e capelli sbocciano rose, simbolo di bellezza; l’Elefante del trionfo, un’immagine fantastica in cui Dalí sovverte l’idea che l’elefante sia pesante e robusto, dotandolo di gambe filiformi che ricordano trampoli e stampelle, simboli ricorrenti nelle sue opere.
Sulla schiena del pachiderma un angelo annuncia speranza per il futuro con squilli di tromba.
Pittore, scultore, cineasta e designer, Dalí ha esplorato tutti i campi dell’arte con il suo approccio spontaneo e ribelle e lo stile anticonvenzionale che lo hanno reso unico e riconoscibile. Concepiva il subconscio come un mezzo per sbloccare l’immaginazione e raggiungere gli aspetti più intimi dell’animo umano. La sua audacia e le sue idee a volte oltraggiose, hanno fatto di Dalí una vera e propria icona nel mondo.
La mostra, con il patrocinio del Comune di Bari, è stata realizzata in collaborazione con la Dalí Universe, società che gestisce la più grande collezione privata di opere d’arte di Dalí al mondo.