(Adnkronos) – “Dobbiamo avere strategia industriale, una cosa che questa nazione non ha da troppo tempo, dobbiamo scegliere e concentrare le risorse su quegli obiettivi”. Così il premier Giorgia Meloni, all’Assemblea generale di Confindustria Veneto Est, sottolineando come la “sfida al dialogo” non sia una “cosa formale, ragioniamo come persone che remano verso gli stessi obiettivi”, dando “risposte non solo per il mondo produttivo”. “Se l’industria va bene, va bene pure la nazione, al governo spettano le scelte, siamo qui per fare quello che è giusto per la nazione e non utile per noi”, sottolinea.
“Abbiamo bisogno delle energie migliori di questa nazione, Confindustria sono certa sarà protagonista di questo percorso. Le porte del governo saranno sempre aperte” per voi. “Nessuno meglio di chi fa impresa sa quanto conta il rispetto degli impegni presi, noi vogliamo rispettare gli impegni presi con i cittadini italiani”, aggiunge Meloni.
LAVORO – “L’attenzione per aziende e lavoratori è priorità assoluta, vogliamo dare da subito indicazione chiara, con due principi centrali, non disturbare chi produce e rimettere al centro il confronto con i corpi intermedi”. “Il lavoro non lo crea la politica per decreto, la ricchezza la creano le aziende con i lavoratori, lo Stato deve creare le condizioni perché le aziende crescano”, aggiunge: “Le imprese vanno rese competitive, la ricchezza che producono è ricchezza per la stessa nazione”.
CARO ENERGIA – “Abbiamo rifinanziato lo sconto fiscale sulle accise, pur scegliendo di ridurre l’entità dell’intervento, ma rimaniamo pronti a intervenire se ce ne fosse la necessità”.
“Abbiamo deciso di sbloccare i nostri giacimenti di gas naturale, che consente alle aziende di ottenere energia a costi migliori, ma si da anche un segnale importante e cioè che l’Italia deve tornare a produrre energia, che quello che serve deve essere fatto”.
TAGLIO CUNEO – “Sul taglio del cuneo c’è stato uno stanziamento significativo, sappiamo che non è sufficiente” e sappiamo che “ci vuole maggiore incisività, ma è una strada che abbiamo percorso subito”.
REDDITO DI CITTADINANZA – “Nel 2023 per chi può lavorare il reddito non si potrà percepire per più di otto mesi, in ogni caso decadrà alla prima offerta di lavoro che viene rifiutata” quella sul reddito di cittadinanza è una “misura che vogliamo difendere da ogni attacco strumentale”. “Penso che sul reddito si ribadisce che questo governo vuole l’etica del lavoro. E’ una misura di buon senso”, spiega Meloni.