(Adnkronos) – Creare connessioni sempre più forti tra l’antica Elea/Velia e lo stile di vita mediterraneo riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. È l’obiettivo che si prefiggono Future Food Institute, Parco Archeologico di Paestum e Velia e centro studi sulla Dieta Mediterranea Angelo Vassallo che rafforzano la partnership nell’anno in cui Pollica e il Cilento guidano il coordinamento delle Comunità Emblematiche della Dieta Mediterranea Unesco. Lo fanno tramite un protocollo d’intesa firmato in occasione dell’Eu Agrifood Week, evento promosso in collaborazione con la Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, da Sara Roversi, presidente del Future Food Institute, Tiziana D’Angelo, direttrice del Parco archeologico di Paestum e Velia, e da Stefano Pisani, sindaco di Pollica.
Tre istituzioni si mettono in rete per promuovere progetti e attività di sviluppo: nei prossimi tre anni saranno organizzati eventi di promozione e disseminazione finalizzati a valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale e rurale dell’area archeologica, rinsaldando le connessioni tra tutti gli attori impegnati per la rigenerazione del territorio. Le attività saranno organizzate nell’ambito del Paideia Campus, il campus internazionale dedicato all’educazione e alla formazione sui valori della Dieta Mediterranea, che include non solo il modello agroalimentare mediterraneo, ma anche il patrimonio ambientale, artistico e culturale del territorio.
“A undici anni dalla nomina come patrimonio immateriale dell’Unesco, si consolida la consapevolezza di quanto la Dieta Mediterranea sia ben più di un semplice modello alimentare, ma – sottolinea Sara Roversi, presidente del Future Food Institute – un bagaglio di scienza, saperi tradizionali, competenze e di valori identitari generati da un territorio, il Cilento, che può essere considerato come un vero e proprio laboratorio di biodiversità di terra e di mare, capace di sprigionare una ricchezza naturale unica al mondo. Attraendo i talenti del mondo grazie al nostro Paideia Campus, stiamo dimostrando che la dimensione locale può diventare un modello sperimentale da scalare”.
“Il parco archeologico di Paestum e Velia – spiega la direttrice Tiziana D’Angelo – si impegna per essere un motore di sviluppo. Però da solo non è in grado di farlo: la rete diventa uno strumento essenziale per lo sviluppo perché fare rete è essenziale in un contesto di sostenibilità. Per noi questo protocollo significa moltissime nuove opportunità, si tratta di una collaborazione che unisce davvero delle competenze differenti. Qui c’è il potenziale di unire il passato con il futuro, connettere un patrimonio materiale con un patrimonio immateriale”.
“Non possiamo mai prescindere dagli elementi culturali che rappresentano una delle principali risorse del nostro territorio. Grazie alla collaborazione con Tiziana D’Angelo e con Sara Roversi – commenta il sindaco di Pollica Stefano Pisani – abbiamo messo insieme di nuovo le tre principali forze del territorio (Comune di Pollica, Future Food Institute e il parco archeologico di Paestum e Velia) per pensare a un passato che vuole essere anche il nostro futuro e deve assolutamente rappresentare una risorsa per le giovani generazioni”.