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Covid, Bassetti: “Cerberus crescerà ancora ma no ad allarme”

(Adnkronos) - "La situazione Covid crescerà ancora, per quanto riguarda i contagi, perché è chiaro che Cerberus", sottovariante di Omicron 5, "oggi al 30%, arriverà presto ad essere anche superiore. E' una variante contagiosa, però non abbiamo quadri più aggressivi. Prova ne è che negli ospedali la situazione non è una situazione di difficoltà". A…

(Adnkronos) – “La situazione Covid crescerà ancora, per quanto riguarda i contagi, perché è chiaro che Cerberus”, sottovariante di Omicron 5, “oggi al 30%, arriverà presto ad essere anche superiore. E’ una variante contagiosa, però non abbiamo quadri più aggressivi. Prova ne è che negli ospedali la situazione non è una situazione di difficoltà”. A puntualizzarlo all’Adnkronos Salute è Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, che fa il punto della fase in corso e commenta anche i dati che emergono dall’ultima flash survey sulle varianti presenti in Italia, in cui si segnala il significativo aumento di BQ.1.1, battezzata Cerberus sui social, con la sua famiglia BQ.1. 

“E’ chiaro – avverte l’esperto – che cresceranno le ospedalizzazioni probabilmente di persone che hanno un tampone positivo. D’altronde, più lo cerchiamo questo virus e più lo troviamo. Quindi mi pare abbastanza evidente che, se a tutte le persone che entrano in ospedale facciamo il tampone, e a tutti quelli che hanno pochi sintomi facciamo il tampone”, di positivi “ne troveremo”. 

“NON ARRIVARE A DICEMBRE SENZA RICHIAMO” – “A questa fase ci dobbiamo approcciare spingendo ulteriormente sulle vaccinazioni, sulla dose di richiamo”, la quarta anti-Covid, “perché è ancora poca la percentuale di persone, soprattutto anziani over 70 e over 80”, che non ha ancora risposto alla ‘chiamata’. “E sono quelli che in qualche modo preoccupano di più”, sottolinea Bassetti che rinnova l’invito ad aderire tempestivamente ai booster in vista dei mesi più freddi dell’anno, che rappresentano una stagione impegnativa dal punto di vista delle malattie infettive respiratorie. Le categorie per le quali è indicata, soprattutto gli anziani, esorta Bassetti, “devono andare a fare la quarta dose e farla subito. Non dobbiamo arrivare a dicembre” senza, avverte. 

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