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‘Paul Thek. Italian Hours’ fino al 28 gennaio alla Fondazione Nicola Del Roscio

(Adnkronos) - La Fondazione Nicola Del Roscio (in via Francesco Crispi 18, a Roma) presenta, fino al 28 gennaio 2023, un nuovo progetto espositivo dedicato a una figura fondamentale della storia dell’arte contemporanea: Paul Thek (New York, 1933-1988). “Paul Thek. Italian Hours”, a cura di Peter Benson Miller, nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Nicola…

(Adnkronos) – La Fondazione Nicola Del Roscio (in via Francesco Crispi 18, a Roma) presenta, fino al 28 gennaio 2023, un nuovo progetto espositivo dedicato a una figura fondamentale della storia dell’arte contemporanea: Paul Thek (New York, 1933-1988). “Paul Thek. Italian Hours”, a cura di Peter Benson Miller, nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Nicola Del Roscio il Watermill Center, Alexander e Bonin, New York, e l’Estate di George Paul Thek. 

Una serie di recenti studi ha gettato nuova luce sul complesso e duraturo rapporto che Paul Thek ha intrattenuto con l’Italia e sull’impatto fondamentale che il Paese ha avuto sul suo lavoro, caratterizzato da una pratica innovativa, che sfida i generi, attingendo a una grande varietà di media differenti. 

Tenendo conto di queste premesse, “Paul Thek. Italian Hours”, che presenta il lavoro di Paul Thek in Italia per la prima volta dopo il 1995, riunisce una selezione di dipinti, disegni e sculture – comprese le vestigia della sua opera più celebre, oggi perduta, dal titolo ‘The Tomb’ – realizzate sulla scorta delle influenze tratte dalle sue esperienze a Roma, in Sicilia e sull’isola di Ponza tra il 1962 e il 1975. 

Facendo ritorno in Italia ripetutamente, Thek rielabora gli stimoli derivanti dalle sue scoperte italiane, dalla visita ai siti archeologici, alle pratiche funerarie ancora in essere, dalle spettacolari processioni religiose, agli elementi che caratterizzano il paesaggio italiano, producendo una risposta barocca alla Pop Art e al minimalismo e alla loro predilezione per la produzione industriale, che dominavano la scena artistica a lui coeva. 

Il lavoro di Paul Thek evidenzia inoltre un dialogo significativo con un gruppo di altri artisti contemporanei che lavoravano in Italia in quel periodo, tra cui Cy Twombly e Piero Manzoni. Queste connessioni cosmopolite, incoraggiate dal rapporto di Thek con la mecenate e gallerista Topazia Alliata, sono spesso state tralasciate nel tentativo di inserire Thek in una corrente del Secondo dopoguerra esclusivamente americana. Questa mostra, dimostrando la versatilità di Thek come artista e la sua duratura eredità, esplora il ruolo dell’Italia come catalizzatore di vari momenti chiave della sua carriera. La mostra, a ingresso libero, è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 17.30.  

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