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Vietato l’ingresso in Russia: Zuckerberg, Biden e Freeman nella lista nera di Putin

Il capo del Cremlino, Vladimir Putin, ha stilato una black list di persone a cui è vietato l’ingresso in Russia. Il presidente Joe Biden e la sua vice Kamala Harris, alcuni capi dei servizi di intelligence, ma anche l’attore statunitense Morgan Freeman. Sono nella lista compilata dal ministero degli Esteri russo sulle persone alle quali…

Il capo del Cremlino, Vladimir Putin, ha stilato una black list di persone a cui è vietato l’ingresso in Russia.

Il presidente Joe Biden e la sua vice Kamala Harris, alcuni capi dei servizi di intelligence, ma anche l’attore statunitense Morgan Freeman. Sono nella lista compilata dal ministero degli Esteri russo sulle persone alle quali è vietato entrare nel Paese. L’elenco è stato rintracciato sul web dagli specialisti dell’intelligence e condiviso con tutti gli Stati che affiancano l’Ucraina nel conflitto. La propaganda di Mosca si alimenta anche di foto e video dei soldati del battaglione Azov «con tatuaggi con simboli nazisti per confermare che l’operazione nell’acciaieria è servita ad attuare la denazificazione dell’Ucraina»

L’elenco stilato dallo staff del presidente Vladimir Putin contiene 963 nomi di cittadini statunitensi ai quali è vietato entrare in Russia. Nella nota del ministero degli Esteri di Mosca viene evidenziato che «la Russia non cerca il confronto ed è aperta a un dialogo onesto e reciprocamente rispettoso che separa il popolo americano, che gode del suo rispetto, dalle autorità statunitensi, che incitano alla russofobia e da coloro che li servono». Intanto Azovstal è caduta. Dopo 86 giorni di resistenza che hanno segnato le sorti e l’immaginario della guerra, l’acciaieria simbolo della difesa di Mariupol e dell’Ucraina non è più un bunker inespugnato. «Li porteremo a casa. Questo è quello che dobbiamo fare con i nostri partner che si sono presi la responsabilità», ha detto Zelensky: «i ragazzi hanno ricevuto l’ordine dai militari di uscire allo scoperto e salvarsi la vita». Il presidente ucraino ha poi spiegato che la ripresa dei negoziati con la Russia dipenderà molto se i russi salveranno “la vita dei difensori del Mariupol”. Per ora, “molto” dipende dai risultati dello scambio di prigionieri che deve coinvolgere i combattenti usciti dall’acciaieria di Azvostal. Per il leader dei separatisti filorussi di Donetsk, Denis Pushilin, un processo davanti a un tribunale russo per i combattenti ucraini di  Azovstal prigionieri di Mosca è “inevitabile”, perché si tratta di “una richiesta dei cittadini e della società”.

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