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Record di dipendenti under 35: è Bari il Comune “più giovane”

In tema di pubblica amministrazione l’Italia non è un paese per giovani. Negli enti locali, infatti, la percentuale di impiegati under 35 non supera il 5% del totale. La fascia di popolazione che, al contrario, risulta più assunta è quella delle persone tra 50 e 59 anni. A certificarlo è uno studio di OpenPolis che…

In tema di pubblica amministrazione l’Italia non è un paese per giovani. Negli enti locali, infatti, la percentuale di impiegati under 35 non supera il 5% del totale. La fascia di popolazione che, al contrario, risulta più assunta è quella delle persone tra 50 e 59 anni. A certificarlo è uno studio di OpenPolis che ha reso disponibili i dati, comune per comune, sulla composizione degli organici delle amministrazioni locali.

A distinguersi in positivo rispetto a tutte le altre città con più di 200mila abitanti però è Bari. Il capoluogo pugliese ha infatti il numero più alto di giovani tra le fila del suo personale: il 7,9% del totale, seguita solo da Firenze che si ferma al 7%. Molto al di sotto di questa soglia si attestano anche Milano e Roma, dove i giovani rappresentano rispettivamente il 5,9% e il 2,4% dell’organico totale. Peggio riescono a fare solo Torino (1,7%), Messina (0,1%) e le città di Palermo e Catania dove addirittura non risulta nessun giovane under 35 assunto. Il dato analizzato dallo studio considera tutte le assunzioni a tempo indeterminato (compresi i dirigenti) e anche alcune particolari figure professionali che hanno rapporti di lavoro non a tempo indeterminato, come i supplenti della scuola e degli istituti di alta formazione artistica e musicale, che non rientrano nelle categorie contrattuali del pubblico impiego (ad esempio, direttori generali e contrattisti).

Il risultato positivo di Bari in tema di turnover e svecchiamento della pubblica amministrazione è confermato anche dall’assessore al personale Vito Lacoppola. «Negli ultimi quattro anni siamo riusciti a compiere un serio ringiovanimento della macchina amministrativa del Comune di Bari – spiega Lacoppola – una operazione non semplice se si pensa che quando siamo partiti con i concorsi e le nuove assunzioni, stavamo affrontando una vera e propria emergenza del personale, dettata dalle uscite determinate dai sistemi previdenziali come quota cento». Nel 2019 all’organico del Comune, tra istruttori amministrativi e funzionari, mancavano circa 170 unità. «Attraverso un piano triennale di procedure concorsuali siamo riusciti a colmare il gap e a fine anno, al 31 dicembre, avremo addirittura un numero positivo di +80 unità di personale impiegato». Nuovi assunti all’interno degli uffici comunali, molti dei quali giovani, che in una città come Bari che sta guardando sempre più all’innovazione e alla digitalizzazione forniscono un apporto fondamentale di energie e idee. «Il ringiovanimento è ben visibile per chiunque faccia un giro per i corridoio degli uffici del Comune. Gente giovane, seria e motivata che serve per l’efficienza dell’azione amministrativa».

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