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Strade assassine, in un anno 30 vittime di incidenti nel Barese

Percorrere la Statale 16 Adriatica, l’arteria viaria che collega l’Italia da Padova a Otranto, e farlo nel tratto barese in sella a una moto, può essere molto pericoloso. I chilometri baresi della Statale 16, il tasso di mortalità per i centuari coinvolti in un sinistro stradale è di 4,1 ogni veicolo incidentato. Per questo, l’Automobile…

Percorrere la Statale 16 Adriatica, l’arteria viaria che collega l’Italia da Padova a Otranto, e farlo nel tratto barese in sella a una moto, può essere molto pericoloso. I chilometri baresi della Statale 16, il tasso di mortalità per i centuari coinvolti in un sinistro stradale è di 4,1 ogni veicolo incidentato. Per questo, l’Automobile club Italia (Aci) ha conferito alla città metropolitana la “maglia nera” in materia di sicurezza stradale, collocando la Statale 16 tra le strade più pericolose per i motociclisti assieme al Grande Raccordo Anulare di Roma, alla Statale 601 Ostia-Anzio e al la Statale 007 nel comune di Terracina.

È questo il bilancio dello studio sulla sicurezza stradale, condotto da Aci, e pubblicato nel dossier “Localizzazione degli incidenti stradali”. Sulla base di quanto emerge dal reportage, nel 2021, nelle strade dell’ex provincia, si sono verificati 3.082 incidenti stradali. Di questi, 42 sono stati incidenti mortali, in cui hanno perso la vita ben 48 persone. Per il resto, sommando i feriti di tutti i sinistri verificatisi nelle arterie stradali baresi, il numero di chi ha riportato lesioni, anche gravi, è di oltre 4 mila persone. Il numero degli incidenti torna dunque a crescere dopo la “pausa” del 2020 causata dal Covid. Quell’anno, infatti, “grazie” ai diversi lockdown imposti dalla pandemia, che portarono a un calo dei veicoli in circolazione, si sono verificati 2.578 sinistri, di cui 41 mortali, con 46 vittime e 3.980 feriti. Per quanto riguarda la tipologia di veicoli coinvolti negli incidenti, il 70,88% sono autovetture, il 13,89% sono motociclette, il 6,04% sono veicoli commerciali e industriali, il 4,58% sono biciclette, l’1,84% ciclomotori e solo lo 0,61% riguarda gli autobus.

A morire di più sono i conducenti con un’età compresa tra i 30 e i 54 anni (sono stati 12 nel 2021), seguiti dagli over 65 anni, di cui 9 hanno perso la vita sulla strada. e i conducenti tra i 18 e i 29 anni e quelli tra 55 e 64. Per entrambe queste fasce d’età, le vittime sono state sei. ra le strade più pericolose della regione (e del Barese) si segnalano la Statale 16 Adriatica (con 320 incidenti e 19 decessi lungo tutto il tratto pugliese), l’Autostrada A14 (50 incidenti e 3 morti), la SS 96 Barese (35 sinistri e 1 decesso), la Ss 98 Andria-Corato (52 scontri e 3 morti), ma anche la Ss 172 dei Trulli (35 schianti e 3 morti) e la SS 100 (52 incidenti e un decesso). «La sinistrosità è aumentata rispetto al 2020 – ha spiegato in una nota il presidente di Aci Bari-Bat, Francesco Ranieri – perché si è registrata una ripresa rispetto al Covid. Ma se stiliamo una statistica degli ultimi dieci anni, per fortuna i sinistri, anche mortali sono diminuiti».

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