(Adnkronos) – “Vengo a Torino per il trofeo”. Lo dice Novak Djokovic parlando in italiano nell’intervista a SuperTennis a margine del media day delle Atp Finals di Torino. “E’ un piacere tornare in Italia, qui mi sento come a casa”, ha aggiunto il 35enne serbo, che l’anno scorso è stato sconfitto in semifinale dal futuro vincitore Alexander Zverev nella prima edizione italiana del torneo. “Le ambizioni sono sempre le più alte, ho giocato bene negli ultimi mesi, spero e credo di poter andare lontano”.
Djokovic, qualificato per la quindicesima volta, punta al sesto successo alle ATP Finals. Un traguardo che lo renderebbe il più titolato insieme a Roger Federer nella storia del torneo. Un obiettivo diventato sempre più concreto nella seconda parte di una stagione che il 21 volte campione Slam ha definito “strana e diversa dalle altre”. Il campione con più settimane all’attivo da numero 1 del mondo, infatti, è stato espulso dall’Australia, ha dovuto saltare due Slam e quattro Masters 1000, tutto per la sua decisione di non vaccinarsi contro il Covid-19.
Nella prima parte dell’anno, ha detto, “è stato difficile rimanere tranquillo in campo. Era una sfida con quello che succedeva fuori”. Agli Internazionali di Roma, dove ha raggiunto le mille partite vinte in carriera e i 38 trofei nei Masters 1000, qualcosa ha cominciato a cambiare. La vera svolta è arrivata con il trionfo a Wimbledon, il quarto nelle ultime quattro edizioni andate in scena dei Championships. “Mi ha fatto sentire più libero e negli ultimi tornei ho giocato molto bene. Ma il passato è passato, spero di ritrovare il mio tennis migliore questa settimana”.
Il successo a Wimbledon non gli ha dato punti Atp, non assegnati a causa dell’esclusione dei russi e dei bielorussi, ma gli ha permesso di essere alle Atp Finals in base alla clausola che riserva un posto a un giocatore che abbia vinto uno Slam in stagione e abbia chiuso tra la nona e la ventesima posizione nella Race.
Djokovic arriva sulla scia dei titoli a Tel Aviv e Astana (89mo e 90mo in carriera) e della finale di Parigi-Bercy persa contro l’enfant terrible danese Holger Rune, prima riserva a Torino. Il vincitore di 21 Slam esordirà lunedì sera al Pala Alpitour nell’ultimo singolare del primo round di incontri contro Stefanos Tsitsipas. “L’ho battuto negli ultimi due tornei che ho giocato, in finale ad Astana e in semifinale a Parigi. Sono state due partite molto tirate, soprattutto a Parigi. Mi aspetto senza dubbio che sarà un match duro”.
Nel frattempo si gode l’accoglienza dei tifosi di Torino che hanno affollato la soleggiata Piazza San Carlo per strappare un autografo o una foto ai campioni che sfilavano verso le Gallerie d’Italia, il museo di Intesa Sanpaolo, che ha ospitato il media day e fatto da sfondo alla foto ufficiale delle ATP Finals 2022. “Giocheremo qui in totale per cinque anni, e credo sia perfetto, l’arena è meravigliosa” ha detto Djokovic. “Siamo stati accolti davvero bene, qui ci trattano in modo speciale. E’ bello per noi, ma anche per questo evento, per il tennis, uno sport popolare in Italia e in questa città da diversi anni. C’è grande attesa per questo evento. Sappiamo che dobbiamo metterci la massima intensità fin dall’inizio. Perciò cerchiamo tutti di farci trovare pronti al meglio e allo stesso tempo di goderci queste giornate prima che inizi il torneo”.