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Baritech, cessione vicina. Gli operai occupano l’azienda

La notizia era nell’aria ma è stata comunque una botta per i 116 lavoratori Baritech: è già stato siglato un preliminare di vendita del sito industriale e verrà utilizzato come piattaforma logistica, quindi senza bisogno di impiego di ulteriore personale. A rivelarlo i sindaci dell’area metropolitana presenti ieri al Comune di Bari per l’incontro con…

La notizia era nell’aria ma è stata comunque una botta per i 116 lavoratori Baritech: è già stato siglato un preliminare di vendita del sito industriale e verrà utilizzato come piattaforma logistica, quindi senza bisogno di impiego di ulteriore personale. A rivelarlo i sindaci dell’area metropolitana presenti ieri al Comune di Bari per l’incontro con le rappresentanze sindacali, ovvero i primi cittadini di Bari, Modugno, Bitonto e Triggiano. I lavoratori hanno deciso di occupare l’azienda, come si legge nel comunicato diramato dalla Cgil: «A seguito della notizia di vendita dell’immobile di proprietà della Baritech, emersa a margine dell’incontro al Comune di Bari, con le parti sindacali e i sindaci dell’area metropolitana, i lavoratori della Baritech hanno deciso di occupare l’azienda a oltranza fino a quando non ci sarà una soluzione che salvi tutti i livelli occupazionali a rischio. Invitiamo le istituzioni, le associazioni, i cittadini tutti – concludono dall’organizzazione sindacale – a portare solidarietà ai lavoratori».

Antonio Decaro ha confermato il suo impegno, insieme coi suoi colleghi, per provare a convincere i vertici di Baritech a non proseguire questa trattativa e a tenere fede, invece, agli impegni presi nell’ambito del tavolo regionale sull’occupazione. A chi pensa che l’appuntamento di venerdì prossimo con la task force sull’occupazione sia ormai inutile, risponde Leo Caroli: «All’incontro dell’11 (domani, ndr) la Baritech dovrà spiegare queste decisioni ma una cosa voglio dirla chiaramente: nessuno pensi di fare trattative che non contemplino il destino dei lavoratori e, aggiungo, nessuno si illuda che si possano concludere operazioni senza che anche l’acquirente non venga a dare spiegazioni nelle sedi opportune». Poi un passaggio sulla vicenda dello spostamento dei macchinari presenti all’interno del sito industriale. Continua Caroli: «È un gesto che chiaramente prelude alla possibilità di vendere lo stabilimento già libero da ingombri ma ricordo a tutti che sul tavolo c’è ancora una manifestazione di interesse di un consorzio e che la stessa Baritech ha chiesto formalmente indicazioni per procedere nella trattativa. Auspico che questi elementi per avviare la due diligence arrivino entro venerdì così da poter fare altri tipi di ragionamenti».

Le organizzazioni sindacali non lasceranno soli i lavoratori, come tiene a precisare Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Bari: «Ottenuto l’impegno dei sindaci a lavorare per fermare pratiche di questo tipo, ora siamo pronti a far salire anche il livello di lotta sindacale, con l’obiettivo di arrivare a coinvolgere l’intera cittadinanza». Le ragioni per mettere insieme anche altri pezzi della città le spiega ancora Bucci: «Bisogna entrare nella logica che la perdita di un lavoro non è una questione personale ma una sconfitta sociale che riguarda tutti, enti, sindacati e cittadini. Un fallimento dell’idea stessa di concertazione e una mancata occasione in un momento storico così decisivo e sfidante, nel quale ci sono le risorse del Pnrr».

Il segretario Femca Cisl Bari, Pino Anaclerio, spiega il senso dell’incontro di venerdì: «Chiederemo di conoscere chi, come e quando si è presentato per la manifestazione d’interesse e chiederemo di riportare al tavolo Baritech. Se non ci riusciremo, chi si appresta a comprare e chi a vendere sappiano sin da ora con renderemo difficile la loro operazione, fatta sulla testa di 116 lavoratori e delle loro famiglie».

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