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Indagata per voto di scambio, Ferri sospesa dal Consiglio comunale di Bari

Una votazione “tranquilla” e unanime è stata quella che ha portato, ieri, il Consiglio comunale a «prendere atto» - così si legge nella delibera - del «provvedimento prefettizio del 26 ottobre 2022»: Francesca Ferri, consigliera di “Italia Popolare” e indagata per compravendita di voti, è stata sospesa. Il suo posto nell’Aula Dalfino sarà occupato dal…

Una votazione “tranquilla” e unanime è stata quella che ha portato, ieri, il Consiglio comunale a «prendere atto» – così si legge nella delibera – del «provvedimento prefettizio del 26 ottobre 2022»: Francesca Ferri, consigliera di “Italia Popolare” e indagata per compravendita di voti, è stata sospesa. Il suo posto nell’Aula Dalfino sarà occupato dal collega Michele Paloscia.

Una vicenda ormai nota come “caso Ferri”, cominciata con il blitz dello scorso 27 ottobre che ha portato all’arresto di 19 persone, tra cui l’ormai ex consigliera comunale e il compagno Filippo Dentamaro. I due, secondo gli inquirenti, assieme al presidente del Foggia Calcio e imprenditore Nicola Canonico e coadiuvati dal boss Salvatore Buscemi, avrebbero condizionato il voto di due diverse tornate elettorali: le comunali di Bari del 26 maggio 2019 e quelle di Valenzano del 10 novembre 2019. Ferri si era presentata, vincendo, proprio alle elezioni baresi, a sostegno del candidato del centrodestra Pasquale Di Rella. Subito dopo la vittoria, però, era passata dalla parte della maggioranza, costituendo il gruppo di Italia Popolare, ramo locale della lista civica regionale, capeggiata dal dg di Arpal Massimo Cassano, Puglia Popolare. Con la decadenza della Ferri, ora indagata, cessa di esistere il gruppo di Italia Popolare. Si ingrandisce, invece, il Gruppo misto, all’interno del quale sono entrati i consiglieri Giuseppe Di Giorgio, Giuseppe Neviera (capogruppo) e Antonio Ciaula, precedentemente in Forza Italia e, dopo le dimissioni del neo senatore Filippo Melchiorre, ora presidente della Commissione trasparenza.

Proprio il traghettamento di Neviera e Di Giorgio verso il Gruppo misto è stato l’unico momento “saliente” della discussione. Neviera ha infatti presentato un emendamento alla delibera per la decadenza temporanea di Ferri (alle 16.05), con cui i due, dopo aver reso noto il loro ingresso nel Gruppo misto, sono subentrati nelle Commissioni decentramento e Pari opportunità. Un piccolo contrattempo che ha portato via qualche minuto e conclusosi con l’approvazione, con appena cinque astenuti.

In luogo di Ferri entra in Consiglio comunale Michele Paloscia, che ha preso posto tra i banchi dell’opposizione. Storico militante del centrodestra, Paloscia, di professione infermiere, ha concentrato la maggior parte della sua attività politica nel IV municipio. Nel 2019 ha aderito al gruppo del candidato del centrodestra Pasquale Di Rella, rimanendo fuori da Palazzo di Città per un pugno di voti. Da ieri, però, sostituisceFrancesca Ferri. Si tratta di una “sostituzione temporanea” in quanto, fino al giudizio definitivo pronunciato dai giudici sull’inchiesta aperta a ottobre, l’ex consigliera non risulterà essere definitivamente decaduta dalla carica di consigliera.

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