(Adnkronos) – Intesa Sanpaolo chiude i primi nove mesi dell’anno con un utile netto di 3,28 miliardi di euro, in calo del 18% su base annua. L’utile netto è di 4,36 miliardi escludendo le rettifiche di valore per Russia e Ucraina, in aumento quindi del 9% rispetto ai primi nove mesi del 2021. Le rettifiche di valore su Russia e Ucraina effettuate dallla banca ammontano a 1,3 miliardi di euro. I crediti cross-border del gruppo verso la Russia sono in larga parte in bonis e classificati a Stage 2. Nel terzo trimestre 2022 è stata ridotta di circa il 65%, circa 2,3 miliardi di euro, l’esposizione verso Mosca, scesa allo 0,3% dei crediti a clientela complessivi del gruppo.
Il risultato corrente lordo ammonta a 6,04 miliardi, in flessione del 2%, e il risultato della gestione operativa a 8 miliardi, in aumento del 2%. Gli interessi netti sono aumentati dell’8,2% a 6,43 miliardi, mentre le commissioni nette sono scese del 4,5% a 6,7 miliardi. I proventi operativi netti si attestano a 15,8 miliardi, in aumento dello 0,1%. “La solidità dei risultati al 30 settembre è determinata dalla elevata qualità della nostra performance operativa”, con i proventi da commissioni che “mostrano resilienza, in un contesto di mercato sfavorevole. I profitti assicurativi hanno raggiunto livelli record”, commenta Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, commentando i conti dei primi nove mesi dell’anno. E sul fronte russo, spiega, “ora possiamo essere considerati una banca a esposizione zero verso la Russia. Continueremo a lavorare per ridurre la limitata esposizione residua”.
Intesa Sanpaolo conferma il proprio Piano d’impresa e, in particolare, l’obiettivo di 6,5 miliardi di utile netto al 2025. L’attuazione del piano “procede a pieno ritmo, con le principali iniziative industriali ben avviate”, si spiega dalla banca. Inoltre, per il 2022 si prevede un utile netto di oltre 4 miliardi di euro a seguito della riduzione dell’esposizione verso la Russia e della forte performance operativa del terzo trimestre, nonostante il peggioramento nell’offerta di materie prime ed energia.
Il consiglio di amministrazione di Intesa Sanpaolo ha deliberato la distribuzione di 7,38 centesimi di euro per azione come acconto dividendi a valere sui risultati del 2022. Il cda ha deliberato la distribuzione di 1,4 miliardi di euro, risultante da un importo unitario di 7,38 centesimi di euro per ciascuna azione ordinaria.
“Non mi risulta che in Italia il governo stia studiando una tassa sulle banche. In Italia abbiamo già una tassazione molto elevata rispetto agli altri sistemi bancari europei”, sottolinea Messina in conference call con gli analisti. In ogni caso la decisione “spetta al governo e naturalmente rispetteremo qualunque decisione venga adottata”. Ma “è un dovere delle banche sostenere le comunità e le esigenze sociali”.