Il manager Franco Tatò è morto per un ictus all’età di 90 anni.
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, all’ospedale Casa sollievo della sofferenza.
Era alla vigilia di un intervento endocardico. Accanto a lui la moglie Sonia e la figlia Carolina. Lo rendono noto fonti vicine al manager.
Tatò era giunto oggi stesso nell’ospedale di San Giovanni Rotondo ed è morto poco dopo il ricovero. Era già in Puglia nella sua masseria a Fasano, nel Brindisino.
Due anni fa, nel settembre 2020, in seguito ad una caduta nella masseria, aveva battuto la testa ed era stato ricoverato in gravi condizioni per qualche tempo, per poi essere dimesso. Tatò è nato a Lodi, ma la sua famiglia è originaria di Barletta.
Classe 1932, Tatò, dopo una lunga carriera in Olivetti, è stato topo manager di Mondadori e Fininvest, di cui è stato anche amministratore delegato dal 1993 al 1995. L’anno successivo, con il governo Prodi, passa ad Enel, gruppo in cui rimane fino al 2002. Dal 2003 al 2014 stato amministratore delegato dell’istituto dell’Enciclopedia italiana Treccani.
Era stato soprannominato “Kaiser Franz” per la durezza esercitata nel risanamento di molti gruppi affidatigli.