Ha incontrato personalmente il presidente russo Vladimir Putin molte volte Al Bano Carrisi, 79 anni, 26 dischi d’oro e 8 di platino, e, pur negando di avere con lui una vera amicizia, confessa di avere avuto grande stima della sua intelligenza fino all’invasione dell’Ucraina, ma ora si dice deluso e arrabbiato e invita lo zar a fermare questa «truce follia».
Lo ha fatto in una intervista a Medit-Magazine, in cui gli ha anche lanciato un appello: «Caro Putin – afferma -, so che sei molto “impegnato” in azioni che seminano solo drammi e distruzione e mi sembra anche di capire che non ci sia, da parte tua, alcuna intenzione di mettere un punto a questo grande atto di follia. Ma io qualcosa sento il dovere di dirtela. Tu che sei il “grande” Putin, tu che sei il capo di Stato ma che sei anche padre; tu che la sera hai la possibilità di andare a dormire nella tua casa, nel tuo letto, sicuramente con i tuoi figli, per un attimo, solo per un attimo, fermati a pensare a coloro i quali si vedono cadere addosso le bombe e che devono fuggire dalla propria casa. Pensa a quei bambini che avrebbero diritto alla vita e che, invece, sono costretti a conoscere la morte, senza avere la possibilità di viversi appieno il “disegno” per cui sono venuti al mondo. Per un attimo, se ci riesci, pensa a questa drammatica verità. Pensa ai dieci comandamenti che, al quinto, recita “non uccidere”: il buon Dio avrà pur voluto dire qualcosa! E poi, se ne sei capace – ed io so che ne sei capace – blocca questa truce follia che, prima di te, è già stata percorsa da Hitler, da Mussolini e da tanti altri. Fermati finché sei in tempo: il mondo ti ringrazierebbe».
Al Bano ricorda nell’intervista di aver cantato per Putin cinque volte, anche in occasione del compleanno dell’attuale moglie. «Ci siamo visti a Verona, siamo stati insieme a Budapest, ci sono stati baci e abbracci, però da qui a parlare di amicizia ce ne passa», puntualizza.