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Amati nel mirino dei no-vax: profilo social invaso da insulti

Insultato sui social per aver sottolineato che in Puglia esista una legge sull'obbligo vaccinale che riguarda gli operatori sanitari: a denunciare quanto sta accadendo sui suoi profili è il presidente della I commissione del Consiglio regionale pugliese, Fabiano Amati, che ieri ha ricordato ai direttori delle Asl che, al di là delle decisione del governo…

Insultato sui social per aver sottolineato che in Puglia esista una legge sull’obbligo vaccinale che riguarda gli operatori sanitari: a denunciare quanto sta accadendo sui suoi profili è il presidente della I commissione del Consiglio regionale pugliese, Fabiano Amati, che ieri ha ricordato ai direttori delle Asl che, al di là delle decisione del governo centrale, in Puglia è in vigore da alcuni anni una norma che prevede l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari.

«Da quando ho ricordato la legge pugliese – spiega Amati – è stata avviata una campagna squadrista no-vax sulle mie pagine social. Anche il giornalista ed ex parlamentare Gianluigi Paragone non ha mancato di indicarmi allo scherno no-vax e un giornale interregionale, addirittura, mi ha additato come fascista. Uno strano Paese l’Italia: diventi fascista perché difendi le libertà previste dalla Costituzione, in campo sanitario assegnate in regime di legislazione concorrente allo Stato e alle regioni, come sottolineato dalla Corte costituzionale proprio sulla legge pugliese. Ma io non ho paura e difenderò colpo su colpo l’utilità della vaccinazione».

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