(Adnkronos) – “Dalla Annunziata Fini ha espresso la stessa preoccupazione che ho espresso io sulla nomina di Eugenia Rocella. Il suo appello alla cautela è stato importante e soprattutto sincero visto che ormai lui non ha più nessun tornaconto politico”. Così Vladimir Luxuria all’Adnkronos commentando le parole dell’ex presidente della Camera Gianfranco Fini, ospite ieri a ‘Mezz’ora’ in più’ su Rai3 di Lucia Annunziata, che sulle unioni civili, famiglie e orientamento sessuale ha consigliato alla neo premier Giorgia Meloni di ”fare Attenzione a varare alcuni provvedimenti. Su queste questioni il governo farebbe molto meglio a dire che se ne occupi il Parlamento”, ha detto ieri Fini dall’Annunziata. ”Bisogna andare avanti – sottolinea Luxuria -non voglio passare i prossimi cinque anni a cercare di conservare quel poco che abbiamo ottenuto. Io dubito che il governo voglia rimettere in discussione le unioni civili ma bisogna mettere un freno a alcuni ministri che sono legati a movimenti di fondamentalisti cattolici, di omofobi e di estremisti di destra. Questo governo deve far capire in che direzione va se vuole rimanere in Europa”.
Luxuria ricorda poi il suo primo incontro con Fini nel 2006 alla Camera dei Deputati: “Ero appena entrata in Parlamento e ci incontrammo alla bouvette, io ero in fila alla cassa e lui mi offri un caffè e cominciammo a chiacchierare. Ci confrontammo proprio su quella parte del programma di Prodi che all’epoca prevedeva il riconoscimento delle coppie dello stesso sesso. Dissi a Fini che speravo che quella legislatura riuscisse a raggiungere questo obbiettivo e lui mi disse: ‘Ma secondo te con Prodi ce la farete? Mi sembra molto difficile’. Nonostante le sue parole la mia percezione non fu negativa anzi, mi sembrava quasi dispiaciuto. Per quanto possa essere distante da me – continua Luxuria – Fini è stato un politico che non ci ha mai mancato di rispetto, almeno nel linguaggio, a differenza di Fontana e della Rocella”.
E tornando alla nomina della neo ministra delle pari opportunità Luxuria aggiunge: “Sulle unioni civili ci furono delle rassicurazioni da parte della Meloni, sul fatto che non sarebbero state toccate, dopodiché c’è stata la nomina della Rocella. Questa a mio avviso è stata una decisione molto forte ed estrema perché è stata scelta una delle nostre più acerrime nemiche. Ricordo bene quando dopo l’approvazione della legge sulle unioni civili lei (la Rocella, ndr) in pompa magna, nel 2016, fece una conferenza stampa a Montecitorio annunciando che avrebbe promosso un referendum per l’abrogazione della unioni civili. Poi non se ne è fatto più niente, forse perché adesso è diventato impopolare chiedere l’abrogazione delle unioni civili o forse perché la Meloni ha cambiato idea rispetto a quando andava al Family Day. Io questo non lo so. Certo è che dare un ruolo di ministra a una donna che aveva proposta addirittura un referendum abrogativo sulle unioni civili potrebbero rimettere in discussione persino quel poco che abbiamo”, conclude Luxuria.
(di Alisa Toaff)