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Covid Italia, contagi e ricoveri in calo: lieve aumento decessi

(Adnkronos) - Questa settimana in Italia si assiste a una ulteriore discesa dei contagi da Covid-19, pari a -14,4%, tornano a scendere anche le terapie intensive (-8,7%), i ricoveri nei reparti di area medica sono pressocchè stabili (+1,6%), mentre i decessi registrano un lieve aumento (+2,8%) rispetto alla settimana precedente. Calano anche i casi attualmente…

(Adnkronos) – Questa settimana in Italia si assiste a una ulteriore discesa dei contagi da Covid-19, pari a -14,4%, tornano a scendere anche le terapie intensive (-8,7%), i ricoveri nei reparti di area medica sono pressocchè stabili (+1,6%), mentre i decessi registrano un lieve aumento (+2,8%) rispetto alla settimana precedente. Calano anche i casi attualmente positivi (-8%) e le persone in isolamento domiciliare (-8,1%). E’ quanto rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe nel periodo 19-25 ottobre.  

“Per la seconda settimana consecutiva – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si registra un calo dei nuovi casi settimanali: da oltre 275mila della scorsa settimana scendono a quota 236mila, con una media mobile a 7 giorni di quasi 34mila casi al giorno”.  

Ad esclusione della Sicilia (+3,3%), il calo dei nuovi casi riguarda tutte le Regioni (dal -3,8% del Lazio al -34,5% della Provincia autonoma di Bolzano). In 99 province si registra una diminuzione dei nuovi casi (dal -0,6% di Palermo al -37,2% di Biella), mentre in 8 si rileva un aumento dei casi: dal +1,2% di Cagliari al +38,7% di Trapani. L’incidenza supera i 500 casi per 100mila abitanti in 27 Province: Venezia (680), Rovigo (665), Biella (660), Belluno (656), Padova (650), Treviso (630), Vicenza (614), Bolzano (589), Terni (581), Udine (571), Ferrara (552), Como (551), Gorizia (551), Alessandria (550), Torino (547), Perugia (544), Trento (538), Pordenone (537), Sondrio (536), Varese (528), Reggio nell’Emilia (524), Verona (519), Ravenna (515), Verbano-Cusio-Ossola (511), Pavia (508), Trieste (508) e Piacenza (507). 

“Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe – tornano a scendere le terapie intensive (-8,7%) dopo tre settimane consecutive di aumento, mentre si stabilizzano i ricoveri in area medica (+1,6%)”. In termini assoluti, i posti letto Covid occupati in area critica, dopo aver raggiunto il massimo di 254 il 17 ottobre sono scesi a 232 il 25 ottobre; in area medica, dopo aver raggiunto il minimo di 3.293 il 24 settembre, hanno raggiunto quota 7.106 il 25 ottobre.  

Al 25 ottobre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid – rileva il monitoraggio – è dell’11,2% in area medica (dal 5,1% del Molise al 35,8% di Umbria e Valle D’Aosta) e del 2,5% in area critica (dallo 0% di Molise e Valle D’Aosta al 5% dell’Abruzzo). “Tornano a scendere gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 29 ingressi/die rispetto ai 34 della settimana precedente”. 

In ulteriore lieve aumento, invece, il numero dei decessi: 559 negli ultimi 7 giorni (di cui 14 riferiti a periodi precedenti), con una media di 80 al giorno rispetto ai 78 della settimana precedente. 

LIEVE AUMENTO QUARTE DOSI VACCINO – In Italia sono state somministrate 4.092.138 quarte dosi di vaccino anti Covid-19, con una media mobile di 35.944 somministrazioni al giorno, in aumento rispetto alle 35.486 della scorsa settimana (+1,3%). La platea per il secondo richiamo (quarta dose) è di 19,1 milioni di persone: di queste, 13,2 milioni possono riceverlo subito, 1,8 milioni non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 4,1 milioni l’hanno già ricevuto.  

In base alla platea ufficiale (19.119.772 di cui 13.060.462 over 60, 3.990.080 fragili e immunocompromessi, 1.748.256 personale sanitario e 320.974 ospiti delle Rsa che non ricadono nelle categorie precedenti), aggiornata al 17 settembre, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 21,4% con nette differenze regionali: dal 10% della Sicilia al 33% del Piemonte.  

 

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