«È in continuo aumento il numero dei camminatori e la voglia di scoprire destinazioni autentiche e poco esplorate: la Puglia è pronta a cogliere queste opportunità destinando importanti risorse allo sviluppo dei cammini e al turismo sostenibile». Lo ha detto l’assessore al Turismo della Regione Puglia, Gianfranco Lopane in occasione della presentazione del programma regionale di interventi per l’infrastrutturazione della rete dei cammini e degli itinerari culturali pugliesi.
Attraverso il sistema integrato dei Cammini di Puglia, che prevede interventi da 3,2 milioni di euro per la sistemazione delle aree extraurbane di vari comuni in tutte le province pugliesi con la realizzazione di segnaletica, aree di sosta, installazioni artistiche e di cartelli informativi e di benvenuto sulla via Francigena e lungo gli altri cammini delle Puglia, il recupero di edifici pubblici per la costruzione di ostelli e la messa in sicurezza dei percorsi.
«Il progetto di infrastrutturazione del sistema dei cammini ci permette di valorizzare le aree dell’entroterra, insieme a quelle della costa, in tutte le province. Si tratta del primo e più grande intervento pubblico regionale sulla rete», ha aggiunto Lopane spiegando che gli oltre 3,2 milioni di euro «segnano, di fatto, un passo decisivo per la strutturazione di un prodotto turistico competitivo nel mercato nazionale ed internazionale. Mai prima d’ora ai cammini pugliesi erano state destinate risorse per questa finalità».
Gli interventi, esecutivi a partire dal 2023, sono coperti dal Fondo unico nazionale del turismo in compartecipazione con risorse già stanziate nel bilancio regionale. La progettualità si inserisce nel primo anno di effettivo funzionamento del sistema integrato dei cammini e degli itinerari culturali della Regione Puglia.
Del 2018 l’istituzione dell’organo di governance denominato “Comitato regionale dei Cammini e degli Itinerari Culturali”; del 2019 la descrizione dei requisiti tecnici per la definizione di cammino e di itinerario culturale; solo di un anno fa, dopo la fase acuta della pandemia, l’approvazione, da parte della Giunta regionale, degli indirizzi per il riconoscimento di iniziative come quella presentata stamani. Sempre del 2021, la redazione dell’Atlante dei cammini.
Il direttore del dipartimento Turismo e Cultura, Aldo Patruno, evidenzia come la Regione abbia «lavorato intensamente dal 2016 alla costruzione di un sistema integrato di cammini e itinerari culturali connesso con il resto d’Italia e d’Europa principalmente attraverso la via Francigena nel Sud, riconosciuta dal Consiglio d’Europa nel 2019, e l’Appia Regina Viarum, in fase di candidatura a patrimonio Unesco». «L’obiettivo strategico – conclude Patruno – è quello di dar vita ad un nuovo prodotto turistico-culturale, funzionale alla diversificazione dell’offerta e che sarà al centro della “fase 2” del Turismo pugliese, tutta incentrata su qualità, unicità e autenticità».
In Italia cresce il numero di cammini e di “credenziali”, ovvero passaporti che attestano lo status di viaggiatore lento: questi sono oggi oltre 59 mila, mentre nel 2017 erano circa 23 mila. L’indotto stimato sulla base delle credenziali distribuite è di circa 27 milioni di euro, che arrivano a 52 milioni se si considera la totalità dei camminatori, anche senza credenziale, e la fruizione parziale dei percorsi.
La presenza dei viandanti è destinata a crescere nei prossimi anni in Puglia anche attraverso il lavoro di comunicazione di prodotto dell’Agenzia regionale del Turismo Pugliapromozione che, come dichiara il suo direttore generale, Luca Scandale, «ha già avviato azioni concrete per sensibilizzare i camminatori verso la nostra regione con la web series di “Puglia Fuori Rotta – Cammini edition”, curata da Lorenzo Scaraggi, e con la guida tascabile dei cammini scaricabile con download gratuito da viaggiareinpuglia.it. I cammini – conclude Scandale – sono uno dei prodotti del turismo en plein air su cui vogliamo puntare insieme al bike».