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Foggia, laboratorio d’analisi chiuso. Manca il personale sanitario

Maggiori compensi e benefit per i medici che scelgono di operare sul Gargano. È quanto emerso dopo il tour emilianista che il consigliere regionale Sergio Clemente, ha organizzato per l’assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro, Sebastiano Leo, e per il presidente della commissione sanità, Mauro Vizzino, e al quale hanno partecipato anche i dirigenti Asl,…

Maggiori compensi e benefit per i medici che scelgono di operare sul Gargano. È quanto emerso dopo il tour emilianista che il consigliere regionale Sergio Clemente, ha organizzato per l’assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro, Sebastiano Leo, e per il presidente della commissione sanità, Mauro Vizzino, e al quale hanno partecipato anche i dirigenti Asl, compreso il direttore generale, Vito Piazzolla.

«Il Gargano, per la sua particolarità orografica e per la distanza di alcuni suoi territori dai presidi ospedalieri, rientra di fatto nelle zone disagiate della nostra regione insieme ai Monti Dauni e all’Alta Murgia. Come per le Isole Tremiti, indicate come zone “disagiatissime”, sono state previste forme incentivanti per i medici di medicina generale, per i medici del 118 per quelli di continuità assistenziale e per le guardie mediche turistiche, anche nelle aree che presentano situazioni di disagio nei luoghi di lavoro e richiedono un sacrificio maggiore quali appunto Gargano, Monti Dauni e Alta Murgia, dobbiamo immaginare un incentivo in più per gli operatori socio sanitari. Nella nostra visita a Peschici, Vico del Gargano e Vieste abbiamo già registrato la disponibilità, soprattutto da parte del sindaco Giuseppe Nicoletti, di accogliere gratuitamente i medici in alloggi e sedi opportune».
Clemente ha anche ricordato la questione del laboratorio di analisi pubblico, inaugurato ma improduttivo proprio per mancanza di medici e di personale.
«Sul Gargano e nella altre zone disagiate pugliesi sono previste al momento forme incentivanti solo per i medici di medicina generale, per i pediatri di libera scelta e per gli specialisti ambulatoriali, eppure mancano moltissime professionalità, le ambulanze del 118, ad esempio, in queste zone sono spesso sprovviste della figura del medico, con gravi rischi per il paziente dal momento che si tratta di interventi di emergenza-urgenza».
Del resto interventi di edilizia sanitaria sono stati già programmati sulla Montagna Sacra: in tutti gli otto Comuni del distretto sono previsti dal piano regionale degli ospedali di comunità e delle case della salute insieme a finanziamenti per l’Adi e la telemedicina. «Tutta l’area del Gargano Nord conta oltre 42mila abitanti e milioni di presenze turistiche d’estate: merita attenzione e una sanità diversificata al di là dei rapporti tra numero di abitanti e prestazioni sanitarie» ha concluso Clemente.

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