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Strage di tartarughe a Ugento: una ruspa investe un nido durante la schiusa – VIDEO

«Continua indisturbata l’attività dei mezzi pesanti sulle spiagge italiane e questa volta a farne le spese è stata una famiglia di tartarughe». A denunciarlo è Legambiente Puglia. Una coppia di turisti, Simonetta e Francesco, ha segnalato all'associazione ambientalista quanto accaduto sulle spiagge del campeggio di Riva di Ugento, in località Fontanelle: una ruspa, in seguito…

«Continua indisturbata l’attività dei mezzi pesanti sulle spiagge italiane e questa volta a farne le spese è stata una famiglia di tartarughe». A denunciarlo è Legambiente Puglia.

Una coppia di turisti, Simonetta e Francesco, ha segnalato all’associazione ambientalista quanto accaduto sulle spiagge del campeggio di Riva di Ugento, in località Fontanelle: una ruspa, in seguito ad operazioni di rimozione di un bar sulla spiaggia ha travolto un nido di tartarughe che stavano facendo la schiusa, uccidendo quasi tutta la nidiata. Solo quattro se ne sono salvate.

La coppia di turisti ha inviato la segnalazione attraverso il “Servizio Sos Tartarughe” di Legambiente.

I 4 tartarughini superstiti sono stati affidati al personale del Centro recupero tartarughe marine di Calimera.

«Episodi come quello di Ugento, dove nel giro di pochi secondi è stato distrutto un grande patrimonio di biodiversità, fanno comprendere quanto sia necessario evitare, tra le altre cose, l’utilizzo di mezzi meccanici durante i periodi di nidificazione e della schiusa al fine di tutelare la conservazione dei siti di nidificazione», commenta il presidente di Legambiente Puglia, Ruggero Ronzulli.

Legambiente ha più volte sollevato il problema dell’accesso dei mezzi pesanti sulle spiagge italiane, una situazione ormai insostenibile che mette a rischio l’ecosistema naturale di questi luoghi e crea disastri come quello accaduto nel Salento. La mancanza di norme chiare, che regolamentano l’accesso e i percorsi dei mezzi pesanti sulle spiagge non può proseguire oltre, soprattutto in periodi particolari come quello della nidificazione e della schiusa proprio prima dell’estate, e dunque del periodo di maggior frequentazione delle spiagge, e alla fine della stagione. In questo modo si mette costantemente a rischio la vita, come in quest’ultimo caso, delle tartarughe che trovano sui nostri territori il luogo ideale per la loro esistenza.

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