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Usa: “Cina interferisce con nostro sistema giudiziario”

(Adnkronos) - Il capo del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, Merrick Garland, ha accusato la Cina di interferire con il sistema giudiziario americano. In particolare, ha puntato il dito contro due ufficiali dell'intelligence cinese che secondo Washington avrebbero lavorato per ostacolare le indagini del Dipartimento di Giustizia sul gigante delle telecomunicazioni Huawei. Garland ha…

(Adnkronos) – Il capo del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, Merrick Garland, ha accusato la Cina di interferire con il sistema giudiziario americano. In particolare, ha puntato il dito contro due ufficiali dell’intelligence cinese che secondo Washington avrebbero lavorato per ostacolare le indagini del Dipartimento di Giustizia sul gigante delle telecomunicazioni Huawei. Garland ha inoltre annunciato l’incriminazione di 13 cittadini cinesi che avrebbero lavorato per le agenzie di spionaggio di Pechino. Il direttore dell’Fbi Christopher Wray ha precisato che undici di questi cittadini cinesi sono ufficiali dell’intelligence di Pechino. 

“Il governo cinese ha cercato di interferire con i diritti e le libertà delle persone negli Stati Uniti e di minare il nostro sistema giudiziario che protegge tali diritti”, ha afferma Garland nel corso di una conferenza stampa. 

La Cnn aggiunge inoltre che le due presunte spie cinesi sono Gouchun He e Zheng Wang. I due, secondo i documenti redatti dall’accusa, hanno coltivato rapporti con un funzionario delle forze americane coinvolto nel caso Huawei a partire dal 2017. Quando sono iniziate le indagini su Huawei, i due avrebbero chiesto al funzionario americano informazioni su testimoni, prove processuali e nuove accuse che potevano essere mosse contro Huawei. In cambio, il funzionario statunitense ha ricevuto migliaia di dollari in contanti e gioielli, affermano i pubblici ministeri. Secondo il tribunale il funzionario americano sarebbe stato pagato da He e Wang fino alla scorsa settimana. L’accusa riferisce che il cittadino americano ha anche ricevuto 41mila dollari per un documento ”classificato”. 

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