Una tifoseria molto calda quella del Taranto, giunta a Cerignola per il match di serie C con l’Audace mercoledì sera.
Fin dai primi minuti di gioco, gli ultras rossoblu dalla curva nord hanno iniziato a lanciare, quattro in pochi minuti, petardi verso la porta proprio della squadra jonica. Tutta la gara è stata costellata da cori contro la società, il presidente ed anche i giocatori dei propri colori, con gli spalti infiammati da altri petardi.
È però al termine del gioco che la follia violenta si è scatenata. Chiusi i sostenitori gialloblu nello stadio Monterisi, i tarantini sono stati fatti uscire e nel corso dell’evacuazione alcuni di loro si sono lasciati andare ad atti vandalici contro una delle navette del trasporto pubblico adibite proprio al trasferimento dei tifosi e contro diverse auto parcheggiate nelle strade limitrofe allo stadio. Il danno più grave ed anche più pericoloso, tuttavia, è stato nei confronti di una pompa di benzina. Presa d’assalto, distrutta ed anche incautamente fatta oggetto di lancio di petardi incendiari proprio verso la zona dei depositi infiammabili.
«Una partita di calcio rovinata da alcuni animali che durante il match non hanno fatto altro che lanciare petardi in campo e subito dopo il fischio finale devastato auto in sosta, distrutto una navetta del trasporto urbano e vandalizzato un distributore di benzina», commenta l’assessore alla sicurezza del comune di Cerignola, Teresa Cicolella.
Increduli, invece, i sostenitori dell’Audace che hanno assistito alle violenze. Secondo molti di loro, gli atteggiamenti delittuosi della tifoseria tarantina sono stati il pretesto per far sì che la Lega pro di calcio irroghi alla società una multa salata, come è prassi in questi casi. Resta, tuttavia, aperta la domanda su chi e soprattutto come abbiamo fatto alcuni facinorosi ad entrare allo stadio armati di oggetti contendenti e di petardi.