(Adnkronos) – Diversi fascicoli sono aperti in Procura a Roma sui blocchi stradali organizzati negli ultimi mesi su diverse arterie della Capitale e in particolare sul Gra dagli attivisti per il clima. I reati ipotizzati vanno dall’interruzione di pubblico servizio alla manifestazione non autorizzata.
Tra i promotori dei blocchi stradali, che hanno causato ingorghi e proteste da parte degli automobilisti, ci sono gli attivisti di ‘Ultima generazione’ che manifestano contro l’utilizzo di combustibili fossili e che chiedono fra l’altro di incrementare le energie rinnovabili. I vari fascicoli al vaglio dei pm capitolini potrebbero confluire in un’unica inchiesta.
L’ultimo blocco a Roma risale a stamattina sul Gra, all’altezza dell’Ardeatina in carreggiata esterna. Sul posto è intervenuta la polizia, con la stradale e le volanti della Questura, e a quanto si apprende il blocco è stato subito sciolto. Una dozzina di attivisti è stata allontanata e la viabilità è tornata regolare.
Un altro risale a lunedì con gli attivisti per il clima di Ultima Generazione che hanno tentato di fare un blitz sul Gra di Roma all’altezza dell’uscita 12 Casal Monastero. Sul posto sono intervenute volanti e polizia stradale e il blocco è stato subito rimosso.
”Siamo indignati per questo mezzo di protesta, è contro il codice penale e danneggia la vita dei cittadini e delle imprese. E’ evidente che il tema è urgente e importante ma così si fa solo arrabbiare la gente. Diverso è il caso delle proteste, delle grandi marce con contestazioni anche vivaci da parte dei giovani, queste invece sono proteste estemporanee che fanno solo arrabbiare i cittadini”. Così Romolo Guasco, direttore di Confcommercio Roma.
”Se tutti quelli che aspettano risposte urgenti dalla politica, anche solo di fine mese, bloccassero le strade non avremmo più nessuno che potrebbe camminare per le strade delle città italiane ed europee”, ha aggiunto.