Coppa Italia per «voltare pagina» e regalarsi una notte di «luci a San Siro» contro l’Inter: il Bari mette momentaneamente in stand by il campionato per dedicarsi testa e cuore alla gara in programma alle 18 al Tardini contro il Parma, valida per i sedicesimi della competizione che vede l’Inter detentrice dell’ultimo titolo.
Mignani e Pecchia si ritrovano dopo 67 giorni dalla partita che il 12 agosto fece da antipasto alla prima giornata di Serie B. Sfida chiusa sul 2-2, al termine di 90 minuti vissuti ad altissima intensità e con grande agonismo.
Un incrocio che ha segnato, nel bene e nel male, i percorsi delle due squadre. Da una parte il Bari, capace di mettere da parte la timidezza e le paure iniziali del debutto in B, fino a guadagnare con carattere e qualità addirittura la testa della classifica, poi persa a causa del ko con l’Ascoli. Dall’altra il Parma che, dopo un avvio in salita, ha dimostrato con il passare delle settimane una crescita costante sul piano del gioco e della compattezza del gruppo, portandosi a soli tre punti dalla vetta.
I pugliesi dopo la brutta scivolata casalinga sperano quindi di ritrovare proprio in Emilia gioco e certezze smarriti al S. Nicola. I ducali, alle prese con numerose assenze, si presentano all’appuntamento con grande entusiasmo, forti di tre vittorie nelle ultime quattro gare.
«Affrontiamo questa partita con il massimo delle motivazioni e con uno spirito da combattenti, visto che troveremo un avversario che è tra i più forti della Serie B. È inutile guardare indietro, voltiamo pagina e pensiamo a prepararci bene», il «grido di battaglia» di Michele Mignani.
Aria di novità nel Bari rispetto all’ultima gara di campionato: «Lo faremo per dare spazio a chi ne ha avuto meno e allo stesso tempo per far riposare chi ha giocato tanto. È giusto distribuire meglio le forze, visti i tanti impegni ravvicinati», l’anticipazione del tecnico ligure.
Ben cinque gli assenti: ai forfait annunciati di Di Cesare e Maiello, rispettivamente per squalifica e infortunio, si sono aggiunti Antenucci, Folorunsho e Pucino, lasciati a casa a scopo precauzionale.
Sarà sicuramente della partita il portiere Frattali, che torna titolare per la prima volta in stagione al posto di Caprile. A destra della difesa Dorval è una scelta obbligata. Terranova si candida per sostituire lo squalificato Di Cesare, accanto a Vicari, con le opzioni Zuzek, Gigliotti e Bosisio. Centrocampo in «formato Serie C» con Maita in cabina di regia, D’Errico e Mallamo, quest’ultimo in ballottaggio con Benedetti. Probabile un rilancio anche per Botta sulla trequarti. In attacco Salcedo dovrebbe prendere il testimone da Antenucci e fare coppia con uno tra Cheddira e Scheidler.
Zuzek resta ancora un punto interrogativo. Secondo Mignani non esistono problemi di affidabilità per lo sloveno, come per il francese Scheidler, ma solo le solite questioni legate ai tempi di inserimento: «Le modifiche possono essere rischiose, soprattutto quando una squadra sta facendo bene. I cambi si fanno anche in funzione dell’andamento della partita», ha osservato l’allenatore, motivando così l’utilizzo di Terranova, e non del 25enne ex Koper, al posto di Di Cesare nella mezzora finale della gara contro la formazione di Bucchi.
Per il tecnico del Bari non c’è pericolo di un Parma «modello Ascoli», ossia arroccato in difesa per togliere spazi ai biancorossi. «I nostri prossimi tre avversari (Parma, Frosinone e Ternana) giocano in modo diverso. Credo che gli emiliani non ci aspetteranno, ma verranno ad aggredirci», la previsione.
Arbitro dell’incontro sarà Marco Serra della sezione di Torino. Al Tardini saranno presenti circa 800 tifosi biancorossi. La gara sarà trasmessa in chiaro su Italia 1.
Parma, 4-2-3-1: Corvi; Coulibaly, Balogh, Circati, Zagaritis; Sohm, Juric; Benedyczak, Hainaut, Sits; Charpentier. All. Pecchia
Bari, 4-3-1-2 (da destra a sinistra): Frattali, Dorval, Zuzek, Vicari, Ricci, Benedetti, Maita (centrale), D‘Errico, Botta, Salcedo, Scheidler. All. Mignani