Bari ospiterà, il 17 e 18 novembre prossimi, l’evento internazionale Drones Beyond 2022 nell’ambito del progetto Bari Open Innovation Hub – Casa delle Tecnologie Emergenti.
L’evento, organizzato dal Distretto tecnologico aerospaziale in collaborazione con il Comune, la Regione Puglia e con il patrocinio dell’Anci, è stato presentato oggi durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Giuseppe Acierno, presidente del Dta; Eugenico Di Sciascio, vicesindaco di Bari; Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo Sviluppo economico.
Il Drones Beyond 2022 vuole essere un’occasione per la presentazione di sfide, prodotti e soluzioni della Urban Air Mobility con l’obiettivo di lanciare l’operatività dell’urban test range in Fiera e fornire: un’indicazione sullo stato di sviluppo di tecnologie e applicazioni; un contributo all’importante azione di conoscenza delle potenzialità e delle utilità che possono generare, favorendone l’accettazione e la condivisione da parte delle comunità; un’accelerazione della sperimentazione in ambienti reali necessaria ad indicare e guidare l’abbattimento delle barriere ancora esistenti al loro pieno utilizzo; una chiara road map di sviluppo della città di Bari in una logica di smart city europea.
Il programma dei due giorni alla Fiera del Levante prevede lo svolgimento di panel con la partecipazione di esperti, rappresentanti istituzionali e delle aziende del settore, dimostrazioni di volo con droni in attività di controllo del territorio, di monitoraggio, di sorveglianza e nell’utilizzo dei velivoli senza pilota per la consegna di merci varie. Numerose imprese nazionali ed internazionali saranno protagoniste delle dimostrazioni che si terranno nei cieli della Fiera del levante.
Il presidente del Dta, Giuseppe Acierno, ha sottolineato che «attualmente le città raccolgono il 75% della popolazione europea e si apprestano a toccare l’80% nel 2050; un europeo su otto vive in una delle 26 città con popolazione superiore al milione ed oltre 800 città hanno una popolazione che supera i 50.000 abitanti. Si tratta di un’evoluzione inarrestabile che pone l’esigenza di pianificare e promuovere lo sviluppo in una forma ecosostenibile, a basso consumo di risorse, socialmente inclusiva e fervida di opportunità di lavoro».