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L’Anev attacca Imma Tataranni: «Nell’ultima puntata attacco esplicito e ingiustificato all’eolico»

«Un attacco esplicito e ingiustificato nei confronti del settore eolico». È quanto, secondo l’associazione delle imprese italiane dell’eolico (Anev), è accaduto nella puntata andata in onda su Rai1 ieri, 13 ottobre, della fiction “Imma Tataranni - Sostituto procuratore”, con protagonista Vanessa Scalera, interamente girata a Matera. Secondo l’Anev, nel corso dell’episodio «viene descritto un parco…

«Un attacco esplicito e ingiustificato nei confronti del settore eolico». È quanto, secondo l’associazione delle imprese italiane dell’eolico (Anev), è accaduto nella puntata andata in onda su Rai1 ieri, 13 ottobre, della fiction “Imma Tataranni – Sostituto procuratore”, con protagonista Vanessa Scalera, interamente girata a Matera.

Secondo l’Anev, nel corso dell’episodio «viene descritto un parco eolico molto vicino alle abitazioni, e questo non è consentito dalla normativa. È menzognero parlare di rumore molesto della turbina, che corrisponde solo all’attrito dell’aria con le pale e con la torre di sostegno, e che le moderne tecnologie hanno ridotto al massimo».

L’impianto eolico, inoltre, «viene descritto come impattante – prosegue l’Anev – sull’ecosistema e pericoloso per l’avifauna. Anche questa è una notizia falsa, perché vige l’obbligo per chi costruisce gli impianti eolici di effettuare degli studi sul territorio e di escludere le zone che interessano le rotte migratorie dei volatili. Secondo l’Ispra, l’eventuale impatto che potrebbe verificarsi con una turbina eolica è inferiore a quello dovuto all’impatto degli uccelli con automobili, pali della luce e del telefono. Mentre, come sostiene il Wwf, i benefici che il settore eolico porta a fauna e avifauna, in termini di lotta al cambiamento climatico, sono superiori».

Sull’eolico «vigono attualmente normative molto restrittive in ambito europeo, e quelle italiane sono tra le più severe in assoluto».

L’Anev ha sottoscritto un protocollo d’intesa con le principali associazioni ambientaliste (Legambiente, Greenpeace, Wwf) che «prescrive le migliori pratiche a tutti gli associati», e ha istituito un “Osservatorio sull’Avifauna” per minimizzare qualsiasi effetto nocivo.

«Rimaniamo sgomenti di fronte a una narrazione simile da parte del servizio pubblico – ha commentato Simone Togni, Presidente dell’Anev -. Viviamo nell’epoca dei cambiamenti climatici che stanno provocando catastrofi giornalmente, causando morti e incidendo sulla biodiversità. In tutto il mondo l’eolico è riconosciuto per i suoi benefici sociali e ambientali positivi, perché produce energia pulita, a basso costo e aiuterà a svincolarci dal gas estero. Una descrizione così manipolata della realtà, non veritiera e faziosa, arreca un danno non solo al settore delle rinnovabili, ma anche agli utenti che fruiscono del servizio pubblico fornito dalla Rai».

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