(Adnkronos) – “Quello che è successo negli ultimi mesi è stato anche frutto del quadro internazionale. Noi ci siamo trovati ad aggiudicare l’opera in mezzo alle tensioni provocate prima dal Covid, poi dalla guerra sia sulle catene di approvvigionamento che sui prezzi. Fortunatamente su entrambi i lati negli ultimi mesi la situazione sta trovando una certa stabilità, impregiudicato il fatto che forse tra tre mesi avremo altre incognite. Tutto questo fa parte dei problemi connessi alla realizzazione di un’opera pubblica come questa. Un’opera pubblica che si sviluppa in più anni deve sempre incorporare questi imprevisti che, comunque abbiamo risolto abbastanza bene”. A sottolinearlo Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità Portuale bacino Tirreno occidentale, spiegando il perché abbia avuto esito solo la seconda gara dopo l’inserimento delle nuove norme sulla variazione dei prezzi.
Motivando le ragioni dell’assegnazione della commessa alla cordata diretta da Webuild, Signorini ha detto: “L’offerta ha una parte tecnica ed una parte economica. La parte economica avvantaggiava il raggruppamento che abbiamo scelto; anche la parte tecnica era a vantaggio di questo raggruppamento per i progetti e lavori eseguiti nel passato, per le restanti parti dell’offerta tecnica la Commissione ha rinvenuto una leggera prevalenza del raggruppamento vincente. Questo progetto è stato visto dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, ha avuto un dibattito pubblico, è stato approvato dalla DIA . Abbiamo esaminato le principali difficoltà tecniche del progetto ed entrambi i raggruppamenti hanno proposto numerose migliorie. Anche ieri abbiamo fatto una riunione con il raggruppamento aggiudicatario e partiremo subito con la progettazione. Avremo alcuni lavori propedeutici già prima del 31 dicembre ed i cantieri partiranno a gennaio 2023.”