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Bitetto, l’aula è così piccola che non entra la cattedra. La sindaca: «In un mese rimedieremo»

Il diritto di avere un luogo consono dove poter esercitare il proprio diritto-dovere agli studi dovrebbe essere una priorità, ma purtroppo in molte scuole del sud quello delle aule è un problema presente e non risolto. Non fa eccezione Bitetto, dove nella scuola elementare “Carlo Cianciotta” succede che, ad inizio di anno scolastico, i genitori…

Il diritto di avere un luogo consono dove poter esercitare il proprio diritto-dovere agli studi dovrebbe essere una priorità, ma purtroppo in molte scuole del sud quello delle aule è un problema presente e non risolto. Non fa eccezione Bitetto, dove nella scuola elementare “Carlo Cianciotta” succede che, ad inizio di anno scolastico, i genitori pregano affinché i propri figli non vadano a finire in un’aula che, definire piccola e poco adatta, è un eufemismo.

L’aula, uno spazio simile a un tugurio, dove manca anche la cattedra e non c’è spazio, letteralmente, neanche per la maestra, fu costruita per affrontare l’atavico problema della mancanza di spazi, risolvendolo dividendo a metà un’aula già presente, in modo tale da crearne due. Tampone che però è andato avanti di anno in anno, tanto più che quell’aula è ancora presente con tanto di bambini che, da circa un mese, vi sono stipati.

La vicenda è stata rilanciata nelle scorse ore da un post su Facebook dalla mamma di un attuale alunno che chiede un intervento rapido e risolutivo alimentando anche commenti pieni di sdegno e rabbia, chiedendosi anche quale sia stato il ruolo dei docenti in questi lunghi 15 anni. C’è anche chi ha proposto, come soluzione, la possibilità di spostare le aule nella struttura dell’ex asilo, antistante la scuola, appena rimodernato. A spiegare come sono andate le cose, ci ha pensato il primo cittadino Fiorenza Pascazio. Smorzando le polemiche, secondo le quali la situazione aule durerebbe da più di 15 anni, ha fatto sapere che tutto è nato da una classe che doveva essere alloggiata nel plesso Modugno, sede della scuola secondaria di primo grado. Ha inoltre evidenziato che l’ex asilo sarà un centro anziani di prossima apertura, non pronto per ospitare delle classi.

«Una classe – spiega – che doveva essere spostata alla scuola “Modugno”, è rimasta al suo posto a causa del rifiuto di alcune mamme, convinte che la nuova location sarebbe stata piccola essendoci anche due diversamente abili con sostegno. Per questo il dirigente scolastico ha deciso di spostare una prima classe in quella che era l’ex aula covid. Mi sono recata personalmente nel plesso e, prendendo atto delle dimensioni esigue dello spazio, abbiamo avviato, con la dirigente, una soluzione alternativa».

Ecco quindi la soluzione. Saranno avviati dei lavori per creare una nuova aula, dalla divisione di una esistente, di grandi dimensioni, con un tramezzo. In questo tempo, da stimare in circa un mese specifica il sindaco, una classe sarà alloggiata al “Modugno”, per poi tornare nella nuova, e più confacente, aula.

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