«C’è un uccello strano con il becco lungo in difficoltà nel mio cortile a Lecce». Un cittadino leccese ha chiamato i volontari della Protezione animali del capoluogo salentino segnalando la presenza di quello che poi si è scoperto essere un tarabuso.
Uccello piuttosto raro e protetto, difficilissimo da vedere perché ha un piumaggio mimetico che gli consente di apparire praticamente invisibile nel suo habitat preferito, i canneti.
Non appena viste le foto, i volontari si sono subito attivati per il recupero del volatile. Il tarabuso si trovava sotto la pioggia, incapace di riprendere il volo in una zona dove è presente una colonia felina e questo ha reso ancora più urgente l’intervento.
I volontari dell’Enpa di Lecce si sono confrontati con l’ufficio fauna selvatica dell’Enpa per pianificare rapidamente la strategia di cattura e si sono precipitati sul posto.
Si è trattato di un intervento delicato: come quasi tutti gli animali selvatici in difficoltà anche il tarabuso, percependo l’essere umano come un predatore, può mettere in atto delle strategie di difesa utilizzando il suo lungo becco.
I volontari sono riusciti a recuperarlo e lo hanno portato presso la clinica Lupiae dove è stato visitato dal dottor Gianluca Nocco e dove è ancora sotto osservazione. L’uccello ha una zampa rotta che è stata steccata ieri. È molto delicato perché vive con molto stress la cattività. Quando ci saranno le condizioni sarà spostato presso il centro animali selvatici di Calimera.