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A rischio impugnazione il nuovo Piano casa pugliese. Amati: «Insorgano sindaci e parlamentari»

Il ministero della Cultura potrebbe impugnare il nuovo Piano casa approvato dalla Regione Puglia perché violerebbe alcuni articoli della Costituzione a partire da quello che sancisce la tutela del paesaggio quale interesse primario e assoluto (articolo 9). Sulla questione il Consiglio dei ministri dovrebbe esprimersi entro la metà di ottobre. Il presidente della commissione Bilancio…

Il ministero della Cultura potrebbe impugnare il nuovo Piano casa approvato dalla Regione Puglia perché violerebbe alcuni articoli della Costituzione a partire da quello che sancisce la tutela del paesaggio quale interesse primario e assoluto (articolo 9).

Sulla questione il Consiglio dei ministri dovrebbe esprimersi entro la metà di ottobre.

Il presidente della commissione Bilancio della Regione Puglia, Fabiano Amati, promotore di una serie di incontri nei comuni pugliesi per illustrare il Piano casa, afferma che i motivi addotti dal ministero sono «giuridicamente assurdi, frutto di ideologia mascherata in tecnica».

Per Amati, infatti, « rilievi del Ministero della Cultura non tengono innanzitutto conto di una recentissima sentenza (192/2022), con la quale la Corte costituzionale ha stabilito la piena compatibilità del Piano casa nel rispetto delle vigenti prescrizioni, linee guida e direttive del Piano paesaggistico. Da qui – prosegue il consigliere regionale del Pd – ne derivano una serie di assurde prese di posizione: la necessità che una variante sugli edifici esistenti, come quella del Piano casa, debba essere concertata con le sovrintendenze; il mancato riconoscimento del potere dei comuni di variare le modalità d’intervento sul patrimonio edilizio nelle zone E; il mancato riconoscimento del potere regionale, attribuito espressamente dalla legge statale alle regioni, di consentire la deroga ai limiti di altezza con varianti agli strumenti urbanistici; il mancato riconoscimento del recente decreto aiuti, approvato dal Parlamento, scaricando però la critica sulle regioni».

Amati, in una nota, invita sindaci e parlamentari pugliesi ad «insorgere contro questo inutile atto di ostilità politica nei confronti dello sviluppo, dell’ambiente e della legalità. Se cade questo testo finisce sia la legalità formale che la storia del Piano casa».

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