«Punteremo sempre di più al cicloturismo in città. Il turismo sportivo, ma nello specifico il cicloturismo in particolare è una forma di viaggio economico che è in grado di generare economia, soprattutto di tipo circolare, dal momento che fuoriesce dai canoni e dai consueti itinerari del turismo di massa e rientra nella visione di turismo sostenibile che stiamo portando avanti». Questo è il commento del sindaco di Matera, Domenico Bennardi, in occasione della nona edizione della manifestazione ciclistica “Nove Colli Lucani”, organizzata dall’associazione Team Bike Matera e dal Comitato Regionale Uisp di Basilicata.
Erano circa 300 i partecipanti all’iniziativa, inclusa tra gli appuntamenti più attesi della stagione sportiva: la randonnèe ha toccato i comuni di Accettura, Campomaggiore, Garaguso, Grassano, Grottole, Oliveto Lucano, Pietrapertosa, Tricarico e Matera, attraversando il bosco di Montepiano, nel Parco Regionale delle Piccole Dolomiti Lucane, mettendo a dura prova i partecipanti con la scalata del monte Croccia. La partenza e l’arrivo nella città dei Sassi con possibilità di intraprendere due differenti tipologie di percorsi da 200 km e 170 km.
Il primo cittadino, il quale ha mantenuto la delega al turismo, ha poi fatto cenno alla settima edizione dell’Oscar italiano del cicloturismo che si terrà a Matera dal 2 al 4 giugno e ha aggiunto: «L’amministrazione ha da tempo intrapreso un percorso sull’educazione civica e sul rispetto del codice della strada attraverso eventi programmati e con il coinvolgimento della polizia locale, di alcune associazioni e dell’assessorato alle politiche giovanili e dell’ufficio scuola, ma anche con la sperimentazione delle domeniche senza auto».
L’impegno dell’amministrazione pentastellata non si fermerà qui: «Alla luce di questi sforzi e a fine di questo percorso – ha dichiarato il sindaco -, ho formalmente inviato una richiesta al dirigente alla mobilità affinché possa valutare una revisione o rimodulazione della sua ordinanza relativamente al divieto per le aree pedonali di transito delle biciclette e mezzi elettrici. Un provvedimento assolutamente necessario in un momento in cui erano numerosi gli incidenti a danno di pedoni. Quell’ordinanza dirigenziale ha determinato un fervido dibattito in città ma soprattutto ha costituito una nuova consapevolezza di rispetto del pedone nelle aree pedonali, contribuendo a fungere da deterrente fondamentale, tanto da ridimensionare decisamente quel fenomeno. Oggi a quasi un anno dal provvedimento ma solo a completamento di questo percorso di educazione civica e stradale con le scuole insieme agli agenti della polizia locale, io credo che quell’ordinanza potrà essere rivista o sospesa, nella speranza che il rispetto civico per l’utenza debole, possa rimanere sempre una priorità».