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Festa, turisti ed eventi a Brindisi. Ma nessuno ferma i porci

Turisti in città, parchi aperti, puliti e disponibili, litoranea presa d’assalto, anche per il primo bagno di stagione. Tutto bello, ma anche durante questi giorni di festa a Brindisi c’è qualcosa che non va. O meglio, che continua a non andare pur avendolo già a lungo segnalato. Siamo tornati su alcuni “luoghi del delitto” dell’incuria…

Turisti in città, parchi aperti, puliti e disponibili, litoranea presa d’assalto, anche per il primo bagno di stagione. Tutto bello, ma anche durante questi giorni di festa a Brindisi c’è qualcosa che non va. O meglio, che continua a non andare pur avendolo già a lungo segnalato. Siamo tornati su alcuni “luoghi del delitto” dell’incuria e del degrado brindisino per scoprire che nulla è cambiato rispetto al nostro primo reportage. Anzi, se possibile, la situazione è anche peggiorata. In via Abba angolo Nino Bixio, a due passi da viale Aldo Moro e via Sant’Angelo, i mobiletti sono aumentati, ci sono tre copertoni di autovetture rispetto ai due trovati precedentemente e poi materassi e sacchetti della spazzatura. A poche decine di metri, in fondo a via Sant’Angelo, angolo con via Gerolamo Aleandro, stesso panorama. Qui i divani sono diventati due, oltre a stendini, cartoni e numerosi calcinacci. Non va meglio in via Benvenuto Cellini, a Sant’Elia, discarica a cielo aperto dall’inizio alla fine della lunga strada del quartiere periferico. Nuovi materassi, nuovi copertoni, altri mobili di ogni genere e taglia, ma anche giochi per bambini. Mentre fotografiamo, veniamo avvicinati da un abitante dei palazzi che si trovano tra via Spazzapan e strada per Schiavoni, uno dei punti più critici del degrado di zona. Ci chiede di venire qui la sera e fotografare quanti scaricano abusivamente i rifiuti ingombranti. È con il calare del sole che qui infatti secondo i residenti si compiono i misfatti peggiori, residenti che avrebbero chiesto maggiore attenzione da parte del Comune e di Ecotecnica senza ricevere quasi mai risposta.

Gli ultimi due lunedì di festa, pasquetta e 25 aprile, non hanno aiutato la raccolta. Il materiale si accumula e incentiva gli incivili a lasciare ancora più roba. È il caso, ad esempio, di via Giulio Cesare angolo via Tor Pisana dove: a differenza del nostro primo giro, sono tornati i rifiuti. Calcinacci, materiale in ghisa, grandi latte di pittura. Segno anche qui di qualche lavoro domestico i cui scarti sono poi andati a finire per strada. Ci spingiamo infine sulla litoranea nord, piena di brindisini. In generale troviamo pulizia, ma l’angolo con la strada per Giancola che rovina tutto. La quantità di plastiche, televisori e mobili fatti a pezzi è notevolmente aumentata rispetto alla prima volta. Sotto gli occhi del cartello che vieta di abbandonare i rifiuti. Oltre al danno, anche la beffa. Per Brindisi è davvero troppo.

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