SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

“Molfetta in luce”, Danilo Rea omaggia Enrico Caruso

Grande successo a Molfetta per il concerto di Natale organizzato dalla Fondazione Musicale "Vincenzo Maria Valente". Un appuntamento che si inserisce nel ricco palinsesto “Molfetta in luce” che il Comune ha promosso quest’anno in occasione delle festività natalizie. La splendida cornice della Cattedrale di Molfetta ha accolto il pianista Danilo Rea, tra i più importanti…

Grande successo a Molfetta per il concerto di Natale organizzato dalla Fondazione Musicale “Vincenzo Maria Valente”. Un appuntamento che si inserisce nel ricco palinsesto “Molfetta in luce” che il Comune ha promosso quest’anno in occasione delle festività natalizie.

La splendida cornice della Cattedrale di Molfetta ha accolto il pianista Danilo Rea, tra i più importanti musicisti nel panorama internazionale, per un omaggio al grande Enrico Caruso. In occasione del centenario dalla sua scomparsa, la drammaturgia di Alessandra Pizzi e la voce narrante di Barbara Bovoli hanno regalato al pubblico emozioni uniche, ripercorrendo la vita dell’artista che ha raggiunto la fama mondiale grazie al suo carisma e alla sua personalità.
Oltre a essere un precursore, una pop star ante litteram come Rea stesso lo definisce, Enrico Caruso è stato un uomo lungimirante. Da Napoli ha raggiunto il Metropolitan di New York, senza lasciarsi fermare da nulla. Esempio per tutta la generazione di migranti, rappresenta l’uomo che ce l’ha fatta, motivo per cui è diventato una vera e propria icona del Novecento. Egli ha lasciato il segno compiendo un gesto che ai suoi tempi poteva essere considerato rivoluzionario, credendo nel potere delle tecnologie del tempo sottovalutate da altri artisti. Quando ha inciso la propria voce su un vinile era il 1902, a Milano, nella stessa camera d’albergo che solo un anno prima aveva visto morire un’altra straordinaria personalità del panorama musicale italiano e non solo, Giuseppe Verdi. Questione di coincidenze. Le stesse che nel 2021 permettono alla musica di Caruso di rivivere nelle note di pianoforte di Danilo Rea.
La storia di Caruso è riuscita a toccare i cuori dei presenti, che hanno percepito tutto il dolore della malattia che lo ha strappato alla vita, ma al contempo tutto l’amore che lo univa alla musica. Un amore che Caruso non ha mai smesso di coltivare, nemmeno quando le sue condizioni di salute lo obbligavano a stare lontano dal palco. Canzoni come “O’sole mio” o “Core ‘ngrato” rappresentano ancora oggi il simbolo dell’arte italiana, una musica senza tempo apprezzata dai presenti. 
La serata è stata anche occasione per alcune anticipazioni sui progetti futuri della Fondazione Valente.
«Il concerto di Natale, tradizione ormai per la nostra fondazione musicale, è sempre l’annuncio di un nuovo anno alle porte – ha esordito Marcello Carabellese, presidente della Fondazione – un anno che speriamo sia ricco di eventi di ogni genere».
Sulla stessa lunghezza d’onda le parole di Sara Allegretta, cui è stata affidata la direzione artistica della Fondazione a partire dall’anno in corso.
«Ho accolto con immensa gioia l’incarico che mi è stato affidato, entrando in sinergia con tutti – ha dichiarato Allegretta – il palinsesto di eventi del prossimo anno prevede tante novità, tra cui un festival di Pasqua che Molfetta, come Salisburgo, avrà il privilegio di ospitare».

ARGOMENTI

CORRELATI

string(0) ""

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!