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«Vedo il mare ma per me è impossibile raggiungerlo»

«Sono sette anni che vedo e sento il profumo del mare ma non posso raggiungerlo» incomincia così il disperato grido di aiuto di un residente in carrozzina del quartiere Sant’Anna. Il giovane cittadino lamenta l’impossibilità per se per suo padre, anche lui in sedia a rotelle, di raggiungere il mare a causa della presenza di…

«Sono sette anni che vedo e sento il profumo del mare ma non posso raggiungerlo» incomincia così il disperato grido di aiuto di un residente in carrozzina del quartiere Sant’Anna.

Il giovane cittadino lamenta l’impossibilità per se per suo padre, anche lui in sedia a rotelle, di raggiungere il mare a causa della presenza di barriere architettoniche e la mancanza di un passaggio che non metta a rischio la loro incolumità. L’appello è stato scritto sulla pagina Facebook del quartiere e a documentare il tutto anche un paio di foto che non lasciano scampo a fraintendimenti. Sotto il post decine di commenti da parte dei residenti che si dicono «Scioccati e dispiaciuti allo stesso tempo». Molti i messaggi di sostegno ad Alex in cui i cittadini si rendono disponibili ad agganciarsi al suo grido di «Dignità».

«Il quartiere Sant’Anna è un quartiere che necessita ancora di interventi di viabilità e di accessibilità per le persone in carrozzina – commenta Gianni Romito, vicepresidente associazione pugliese persone tetraplegiche – A bari ci sono ancora criticità in merito, ma confrontando la nostra città ad altre del nord e del centro la situazione è molto migliorata negli ultimi anni. Il secondo municipio ha istituito una commissione ad hoc per l’accessibilità delle persone diversamente abili e ha deliberato interventi davvero importanti da realizzare. Quello che resta da fare è lavorare su un’accessibilità che permetta a tutti di vivere una vita “normale”. Un esempio eclatante è il Parco Due Giungo. Proprio qualche giorno fa un papà ha lamentato l’impossibilità di fare una passeggiata con suo figlio in alcune zone del parco: per lui è stato impossibile attraversare il ponte e la stradina sottostante che costeggiano il laghetto a causa della presenza di ghiaia. Un altro problema da non sottovalutare è quello che riguarda le attività commerciali: la legge sulle barriere architettoniche dice che le nuove attività commerciali possono aprire al pubblico solo se fornite di tutti i servizi (come bagni e pedane) che possano permettere ai cittadini in sedia a rotelle di muoversi liberamente e con agio all’interno di esse. Il problema risiede nelle attività già esistenti. Sono davvero pochi i commercianti che hanno adeguato la propria attività alle necessità altrui. Alla luce di ciò, con molto dispiacere, non sono per nulla stupito della denuncia proveniente dal quartiere Sant’Anna» conclude il presidente Romito.

Il post del ragazzo si conclude con un appello alla comunità: «Un’altra estate è passata… le mie estati sono sempre passate così… vado in fondo alla pista ciclabile e mi guardo il mare… peccato non sentirne il profumo eppure è lì a due passi. Mi auguro sia uno degli ultimi anni, ho chiesto aiuto al Comitato di Sant’Anna per promuovere la richiesta nei confronti del Comune di Bari per terminare i lavori ed aprire il sottopassaggio delle FS esistente nel comparto 2.

Ci sarà bisogno di tutta Sant’Anna per raccogliere la volontà del quartiere. Se vogliamo, possiamo».

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