«Ho scelto di venire a Bari per ritrovare la felicità di giocare a calcio»: in queste semplici parole, ma pregne di significato, c’è tutta l’anima di Eddie Salcedo. Si è presentato così al popolo biancorosso il 20enne arrivato in prestito dall’Inter, con diritto di riscatto fissato a circa 4 milioni, nelle ultime ore di calciomercato, lo scorso 1 settembre. Un sorriso travolgente quello del giovane attaccante italo-colombiano. Per nulla artefatto, ma spontaneo, naturale, genuino, proprio come le giocate messe in mostra nelle prime due brevi apparizioni con la maglia del Bari. 24 minuti, nei secondi tempi delle gare con Spal e Cosenza, e subito due colpi di gran classe che per poco, pochissimo, non gli regalavano già la gioia del gol.
Quello di Salcedo è un talento purissimo che ha consentito all’attaccante classe 2001 di esordire in Serie A con la maglia del Genoa ad appena 15 anni in una gara del Grifone contro il Sassuolo, il 20 agosto 2017, prima giornata di campionato. Un regalo di Juric, considerato da Eddie come un «padre», nel club che ha cresciuto e lanciato nel calcio che conta il ragazzo di origini sudamericane. 21 anni ancora da compiere, lo farà il 1 ottobre, e un’esperienza in Serie A di un veterano: oltre 50 presenze nel massimo campionato italiano, tra Genoa, Verona e Spezia. Poi nella stagione appena iniziata, complice l’infortunio di Lukaku, sono arrivate anche le convocazioni di Simone Inzaghi che ha mandato in panchina Salcedo nelle prime quattro giornate di A. Il 31 agosto succede qualcosa di imprevisto ad Appiano Gentile, proprio mentre Salcedo è impegnato in allenamento con la squadra nerazzurra: «Si è presentato il direttore sportivo Ausilio comunicandomi l’interesse del Bari. Mister Inzaghi non voleva farmi partire, ma alla fine l’abbiamo convinto», il retroscena rivelato dallo stesso attaccante.
A fare breccia nel cuore e nella testa di Salcedo è stato ancora una volta il ds Ciro Polito: «Non ho esitato nemmeno un attimo. Mi ha convinto per la fiducia mostrata, l’energia positiva che aveva nei miei confronti. Mi ha voluto tanto». Il 20enne, già «azzurrino con l’Under21, è quindi tornato sul corteggiamento dell’ex «Fenomeno» Ronaldo che a tre ore dalla chiusura della sessione estiva di mercato ha tentato di strappare il giocatore al Bari per portarlo in Liga spagnola al Valladolid: «Ho detto di no perché il Bari ha dimostrato di volermi al 100%. Questo sentimento mi ha trasmesso il direttore Polito». Ad alimentare la sua grande voglia di biancorosso sono state anche le immagini dei circa 36mila spettatori di Bari-Palermo: «Ho visto tutte le prime partite del Bari. Quella col Palermo è stata clamorosa. L’anno scorso non sono stato bene. Avevo bisogno di tutto questo per ritrovare la felicità nel calcio e l’entusiasmo. Sono davvero contento di essere in una piazza come Bari». Sul futuro prossimo Salcedo ha già le idee molto chiare: nel mirino c’è l’insidiosa trasferta in Sardegna, in programma sabato 17 settembre: «Sogno di fare gol soprattutto in casa, per sentire l’atmosfera del San Nicola, ma se succedesse anche a Cagliari non mi dispiacerebbe». Dinamismo, dribbling e fantasia sono le virtù dell’italo-colombiano: doti che evocano un suo connazionale sudamericano, storica bandiera biancorossa come Guerrero. Salcedo sa bene cosa abbia rappresentato per Bari e per il Bari l’uomo che ha fatto impazzire la curva Nord, importando in Italia l’esultanza del trenino: «Quando sono arrivato ho ricevuto tantissimi messaggi, spero di fare molto meglio di Guerrero», l’auspicio con il sorriso sulle labbra del giovane attaccante. Curioso il fuori programma nella conferenza stampa di presentazione: «Il trenino? Che spettacolo!», la prima reazione di Salcedo nel vedere le immagini sbiadite su YouTube di un’epoca felice, ma purtroppo non più recente. La sensazione è che Eddie abbia già qualcosa in mente per tornare ad infiammare il popolo di Bari.